I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe Actinopterygii

PESCE  ROSPO

Ord.   BATRACHOIDIFORMES

Fam. Batrachoididae

Gen. Halobatrachus


Foto in  www.marinespecies.org
 

Halobatrachus didactylus    Bloch & Schneider, 1801

Ha il corpo robusto e coperto da piccole scaglie inglobate in una sostanza viscosa, che copre tutto il corpo e che gli conferisce una pelle di aspetto simile a quella di un rospo.  Presenti due linee laterali: la prima ha 48 pori e la seconda, quella più bassa, circa 40 pori. La testa è larga e un po' depressa, spropositata rispetto alla lunghezza del corpo, tanto che fa assumere al pesce l'aspetto della rana pescatrice. Gli occhi sono in alto e molto distanti tra loro. Avanti agli occhi vi è un piccolo gruppo di appendici derivanti dal prolungamento delle narici anteriori.
La bocca è enorme e dotata anteriormente da 3 file di denti piccoli e forti. La mascella inferiore è prominente e in basso è dotata di piccoli lembi di pelle. Due piccole spine si trovano nell'angolo superiore dell'opercolo e un'altra spina si trova sul preopercolo. Le aperture branchiali sono laterali, davanti la base delle pinne pettorali.
Ha due pinne dorsali: la prima ha 3 spine corte, la seconda 19-24 raggi molli.
Le pinne pettorali, di grandi dimensioni, raggiungono quasi l'origine della pinna anale. Le pinne ventrali si inseriscono prima delle pettorali. La pinna anale ha 15-17 raggi. La pinna caudale è arrotondata.


Foto di Gonçalo Graça in  www.flickr.com

Il colore di fondo del corpo è grigio o marrone chiaro chiazzato da macchie brune che danno un aspetto reticolato. Sulla testa vi sono 3 fasce trasversali scure, altre 3-4 fasce scure si trovano sulla parte superiore del corpo. Linee oblique scure si trovano nella parte dei raggi molli delle pinne dorsali e anale. Macchie concentriche si trovano sulle pinne pettorali e caudale.
E' una specie bentonica e solitaria, che passa gran parte del tempo parzialmente sepolta su fondali sabbio-fangosi o nascosta nelle fessure delle rocce, in acque profonde al massimo 50 m. Si alimenta di crostacei, molluschi e piccoli pesci. Periodo riproduttivo tra marzo e agosto, con un picco in maggio-giugno. La femmina depone, a seconda della sua dimensione e del suo peso, da 200 a 1200 uova abbastanza grandi, che vengono assegnati ai maschi fino alla schiusa. É pescato occasionalmente durante la pesca con reti  di altro pesce, vivente nello stesso areale. Raggiunge la lunghezza massima di 50 cm, comunemente 35 cm

Segnalato nel Mediterraneo occidentale e Adriatico

 


Foto in  bolhasss.blogspot.com
 

L'Halobatrachus didactylus  ha avuto particolare attenzione negli ultimi anni a causa del suo impiego sperimentale in tossicologia ed esperimenti di cardiologia. Interesse c'è stato, anche, per la  sua capacità di emettere un repertorio di suoni inusuale per i pesci.

Questo repertorio, usato per attirare le femmine o per proteggere il territorio, è stato individuato, finora, in cinque distinte categorie di suono: fischio di nave, sequenza di grugnito, gracidio, gracidio per la parata nuziale, grugnito misto a gracidio per il richiamo.
Altri suoni sono state occasionalmente osservati nella variazione di frequenza, nell'emissione di ronzii, nella durata molto più lunga (decine di secondi rispetto a <1 secondo), nel gracchiare multiplo, ecc.
Il circuito vocale del pesce è, per collocazione e funzioni collegate alle strutture cerebrali, molto simile a quello di altri vertebrati. Il circuito si sviluppa in una regione che comprende la base della parte posteriore del cervello e la colonna vertebrale superiore. E' la stessa configurazione delle rane, dei passeri e dei primati.

 

Fonti:
EOL -
hdl.handle.net - Scientia marina - pescamar2.netfirms.com

 

Nomi dialettali

   

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