Classe Actinopterygii |
PESCE ROSPO |
Ord. BATRACHOIDIFORMES |
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Fam. Batrachoididae |
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Gen. Halobatrachus |
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Halobatrachus didactylus Bloch & Schneider, 1801
Ha il corpo robusto
e coperto da piccole scaglie inglobate in una sostanza viscosa, che copre tutto il corpo
e che gli conferisce una pelle di aspetto simile a quella di un rospo.
Presenti due linee laterali: la prima ha 48 pori e la seconda, quella più bassa, circa 40
pori.
La testa è larga e un po' depressa, spropositata rispetto alla lunghezza del corpo,
tanto che fa assumere al pesce l'aspetto della rana pescatrice.
Gli occhi sono in alto e molto distanti tra loro. Avanti agli
occhi vi è un piccolo gruppo di appendici derivanti dal prolungamento
delle narici anteriori.
Il colore di fondo del corpo
è grigio o marrone chiaro chiazzato da macchie brune che danno un aspetto reticolato.
Sulla testa vi sono 3 fasce trasversali scure, altre 3-4 fasce scure si trovano sulla parte superiore del
corpo. Linee oblique scure si trovano nella parte dei raggi molli delle pinne dorsali e anale. Macchie
concentriche si trovano sulle pinne pettorali e caudale. Segnalato nel Mediterraneo occidentale e Adriatico
L'Halobatrachus didactylus ha avuto particolare attenzione negli ultimi anni a causa del suo impiego sperimentale in tossicologia ed esperimenti di cardiologia. Interesse c'è stato, anche, per la sua capacità di emettere un repertorio di suoni inusuale per i pesci.
Questo repertorio,
usato per attirare le femmine o per proteggere il territorio, è stato individuato, finora, in cinque distinte categorie di suono:
fischio di nave, sequenza di grugnito, gracidio, gracidio per la parata nuziale, grugnito misto a gracidio per il richiamo.
Fonti:
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