Parablennius rouxi (Cocco, 1833)
Il corpo è affusolato, sottile e non molto compresso lateralmente.
La pelle è nuda e la linea laterale è poco visibile.
Il profilo anteriore della testa è quasi verticale e gli occhi, grandi, sono
in alto. Sulle arcate sopraciliari vi sono due appendici dermiche
con 5-6 sei filamenti. Una piccola appendice è posta sulla narice inferiore.
La bocca è piccola, con labbra carnose. Nelle mandibole si trovano
denti sottili cilindro-conici seguiti da due canini sviluppati ricurvi in dentro.
L'unica pinna dorsale, priva di indentatura, è formata da raggi spinosi
anteriormente e molli posteriormente. L'anale è più lunga della
metà del corpo e i primi due raggi sono corti. La caudale è arrotondata e le pettorali e le ventrali sono ampie.
Foto di Alberto Biondi
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Il corpo
è di colore bianco perlaceo, con una fascia nerastra orizzontale, che va dall'inizio frontale del capo all'estremità del
peduncolo caudale. Al disopra della fascia si trovano delle bande verticali scure (11-12) che arrivano fino alla base della dorsale.
Le pinne sono trasparenti e i raggi della dorsale sono maculati di rosso.
Caratteristiche le strie azzurre che scendono il muso
fino al labbro superiore. Nei maschi in fase di riproduzione le tinte diventano più scure.
Frequenta fondali dai 3 ai 10 m su fondi sassosi e detritici vicino a piccoli anfratti e cavità.
La sua alimentazione è simile a quella dei congeneri. Non è oggetto di pesca.
Può superare gli 8-9 cm di lunghezza.
E' una specie Mediterranea comune localmente. Si incontra con una certa
facilità nello Stretto di Messina (Capo Scaletta e Itala Marina).
Foto di Palo Scalfo
Foto di Alberto Biondi
Nomi dialettali
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