Tetrapturus georgii Lowe, 1841
Il
corpo è moderatamente snello e a sezione verticale arrotondata; il
rostro è lungo e snello (con sezione a croce) ed è pari al 20% della
lunghezza totale. La nuca si alza non
ripidamente prima dell'origine della prima pinna dorsale. Le
scaglie nella parte mediana del corpo sono lisce
e arrotondate, leggermente embricate e molli; nelle
parti dorsale e ventrale sono invece allungate, embricate e rigide, con
2-3 spine dorsali posteriori. La linea laterale è visibile,
singola e lineare.
Negli adulti, su ambedue le mascelle e sui palatini si trovano delle piccole file di
denti. Non vi sono spine branchiali.
La prima pinna dorsale (43-48 raggi) ha il lobo anteriore arrotondato e
leggermente superiore all'altezza del corpo;
poi discende rapidamente, per mantenersi quasi costante sulla lunga
base, che va dal margine posteriore del preopercolo all'origine della
seconda pinna dorsale, in prossimità della quale si abbassa
completamente. La seconda dorsale ha 6-7 raggi e
inizia leggermente dietro la seconda pinna anale.
Le pinne anali sono due e separate tra loro. La prima (14-16 raggi) ha
origine distanziata dall'apertura anale (circa
la metà della lunghezza) ed ha il lobo iniziale arrotondato.
La seconda ha 5-7 raggi ed è opposta e simile alla seconda dorsale. Le
pinne pettorali sono lunghe (più del
15% della distanza dalla punta della mascella inferiore alla pinna
caudale) ed ampie; hanno 19-20 raggi
e sono reclinabili lungo i fianchi del corpo. Le pinne pelviche sono
snelle e leggermente più corte delle pettorali. Le vertebra sono 24
(12+12).
La pinna caudale è fortemente forcuta e sul
peduncolo caudale si trovano 2 chiglie per lato.
Foto
in
www.nova.edu
Colore del corpo blu nero
dorsalmente e argenteo lungo i fianchi e ventralmente. E' incerto se in
alcuni esemplari vi siano eventuali barre verticali o chiazze.
La prima pinna dorsale è blu-nera e non è
macchiata. Le altre pinne sono bruno-scuro.
E' una specie pelagica oceanica di piccola taglia, che frequenta la colonna d'acqua
da 0 a 200 m, preferibilmente sopra il termoclino. Poco si sa della sua biologia e del periodo riproduttivo. Privi di
dimorfismo sessuale, gli esemplari finora pescati avevano gonadi
asimmetriche e non pronte per la riproduzione; ma sembra
(Arocha) che, nell'Atlantico Centrale e Occidentale, depongano le uova da giugno
a novembre, con picco tra agosto e settembre. Si nutre di pesci pelagici, cefalopodi, crostacei.
La lunghezza massima è di poco superiore a 180 cm
(2 m) e raggiunge il peso di 24 kg.
Presente nell'Atlantico e nel Mediterraneo. Segnalato in Sicilia
Fonti:
FAO, NAFO, Marine Species, AAVV |