I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Actinopterygii

SCORFANETTO
SQUAMOSO

Ord. PERCIFORMES/SCORPAENOIDEI

Fam. Scorpaenidae

Gen. Scorpaena


Foto a cura di Samuel P. Iglésias in 
www.mnhn.fr/iccanam

 

Scorpaena maderensis   Valenciennes, 1833

Ha corpo alto e corto, ricoperto da scaglie ctenoidi (48  lungo la linea laterale). La testa, con profilo anteriore ripido, è priva della depressione occipitale delle altre specie del Mediterraneo ed ha spine e creste. Il sottorbitario anteriore ha due spine. L'occhio è grosso e quasi sempre supera il profilo della testa. Lo spazio interorbitario è concavo, con creste attenuate. Le appendici cutanee (lacinie) sono poche e non molto sviluppate. Sull'orbita oculare vi sono appendici frangiate.
La bocca, ampia, ha la lingua saldata inferiormente. Denti villiformi sono presenti sulle mascelle, sul vomere e sui palatini.
La pinna dorsale (12 raggi spinosi e 9-10 molli) ha la quarta e quinta spina più lunghe delle altre. L'anale (3 spine e 4-5 raggi molli) ha il secondo raggio spinoso molto sviluppato e la caudale (21 raggi) è arrotondata. Le pettorali sono corte e hanno generalmente 15 raggi. Corte sono pure le ventrali, che hanno 1 raggio spinoso evidente e 5 raggi molli.

Come tutti gli scorpenidi ha spine velenifere, specie quelle opercolari e le prime dorsali. La loro puntura è dolorosa, anche ad animale morto, e può provocare gonfiori e irritazioni, che possono essere leniti con acqua calda. Con persone predisposte possono esserci, oltre alla perdita di sensibilità delle parti colpite, delle complicazioni che richiedono cure mediche.

Foto di Alberto Biondi

La colorazione è prevalentemente  bruno scura, ma spesso si incontrano esemplari con fondo più rossastro. Il corpo ha delle fasce scure irregolari ma costanti, di cui le più evidenti sono quelle esistenti sotto la parte molle della dorsale e sul peduncolo caudale, che è a sua volta traversata da due fasce scure, una alla base e una circa a metà.
E' una specie costiera che frequenta di più le coste delle isole, a profondità da qualche metro a 40 m. La nutrizione è simile a quella delle specie congeneri. Si cattura occasionalmente con tramagli e reti da posta. Abbocca anche alle lenze. La lunghezza totale massima è intorno a 14 cm.
E' frequentissima e abbondante nello Stretto di  Messina.

Foto di Alberto Biondi


 

Nomi dialettali: confusa con le specie congeneri

Tavola comparativa Scorpenidi - Foto P. Iglésias in  www.mnhn.fr/iccanam

Scorpaeniformes
Perciformes


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