Pterois
miles
Corpo
alto e moderatamente compresso lateralmente, coperto da scaglie piccole cicloidi.
Linea laterale che segue il profilo del dorso,m il quale è abbastanza rettilineo
nella parte mediana, per poi decrescere velocemente verso il peduncolo caudale.
La testa, relativamente grande, ha una depressione evidente occipitale e
una più piccola pre-orbitale; presenti appendici dermiche carnose sotto gli
occhi e la bocca, mentre scarse sono le spine. L'occhio è rotondo, non molto
grande e prossimo al profilo della testa; sotto l'occhio presenti numerose
spinule. Bocca grande con denti villiformi.
La prima pinna dorsale ha 13 raggi spinosi molto alti disposti a ventaglio, liberi da membrana
per la gran parte. La seconda dorsale ha 9-11 raggi molli.
La pinna anale ha 3 raggi spinosi seguiti da 6-7 raggi molli. Le pettorali sono
molto ampie con membrana incisa, dotata di 14 raggi molli e lunghi, tali
da raggiungere la metà della base della pinna anale; vengono usate anche per
convogliare le prede alla bocca, dove vengono aspirate con forza. L'anale,
simmetrica alla seconda pinna dorsale ma meno estesa e con margini poco
arrotondati, ha con 3 raggi spinosi e 6 molli. Le ventrali hanno 1 raggio
spinoso e 5 molli di forma. Pinna caudale non molto ampia e arrotondata.
Ogni raggio spinoso è dotato di una ghiandola velenifera posta nelle scanalature
delle vertebre. Il veleno è dato da tossine neuro muscolari veicolati da un
neurotrasmettitore e viene rilasciato, strappando il tessuto ghiandolare, quando
la spina entra nella vittima.
Come gli altri scorpenidi, la puntura delle spine della prima dorsale sono
molto dolorose, anche per più giorni, che possono essere trattate in un
primo momento con acqua calda e successivamente con adeguate cure mediche. In
alcuni soggetti possono creare shocks anafilattici gravi con nausea, vertigini,
difficoltà respiratorie, parestesie e rischi maggiori.
Foto di
Davide Biondi (Mar Rosso)
Colore del corpo chiaro, più scuro
dorsalmente e grigio argenteo lateralmente e ventralmente, attraversato da
bande verticali larghe e nerastre estese alla base della
prima pinna dorsale, alternate d bande più strette bianche e rosse.
L'alternanza di queste bande si estendono anche alla testa. Colore di fondo
delle pinne è rosa pallido. Pinne dorsali, pettorali e con meno evidenza le
altre sono attraversate orizzontalmente da bande di macchie scure contigue.
Specie originaria dell'Oceano indiano, Golfo Persico, Mar Rosso e Sud Africa,
che ha colonizzato anche l'Oceano Atlantico e il Mediterraneo meridionale
Normalmente solitaria, frequenta le barriere coralline, fondali rocciosi o
fangosi, praterie e relitti, fino ad oltre 85(50) m.
Svolge maggiore attività al crepuscolo o di notte con movimenti lenti, regolati
dalle ondulazione delle pinne anali e della seconda dorsale. Presenta
lieve dimorfismo sessuale solo nei periodi riproduttivi, i quali si ripetano
circa ogni 2 mesi, con rilascio di migliaia di uova alla volta,
raggruppate in due masse galleggianti, che vengono fecondate dal maschio e che
si disgregano in un paio di giorni. Embrioni e larve diventano pelagiche e sono
in grado di diffondersi anche a notevoli distanze. Si stima che possano essere
rilasciate annualmente oltre un milione di uova.
Nei Caraibi, nel Golfo del Messico (dove si sono molto diffusi) e nel
Mediterraneo sia uova sia adulti non hanno predatori ed essendo una specie molto
predatrice di piccoli pesci, molluschi e crostacei si propaga con
facilità, creando anche forti squilibri nelle altre specie, che in alcune
località sono state ridotte anche del 95%. Vive fino a 15 anni, raggiungendo la
lunghezza di 35 cm (normalmente 25 cm) e il peso di oltre 1 Kg.
Commestibile con preparazione idonea, ma non è oggetto di pesca commerciale, e
se ne sconsiglia la manipolazione.
Nel 2016 è stata accertata la sua prima presenza nei mari italiani (costa della
Riserva naturale orientata oasi faunistica di Vendicari, nella Sicilia
Orientale), successivamente è stato rinvenuto in Calabria, Puglia e
Adriatico.
Foto di Roberto Pillon (Mahe)
Foto di Roberto Pillon (Mahe)
Foto di
Davide Biondi (Mar Rosso)
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