I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Actinopterygii

Pesce scorpione
Pesce leone, Pesce cobra
Soldier lionfish, Devil firefish

Ord. PERCIFORMES/SCORPAENOIDEI

Fam. Scorpaenidae / Pteroinae

Gen. Pterois


Foto di Davide Biondi (Mar Rosso)
 

Pterois miles  (Bennett, 1828)
Fortemente somigliante a Pterois volitans, da cui si differisce di pochi particolari e pertanto spesso viene confuso con essa.

Corpo alto e moderatamente compresso lateralmente, coperto da scaglie piccole cicloidi. Linea laterale che segue il profilo del dorso,m il quale è abbastanza rettilineo nella parte mediana, per poi decrescere velocemente verso il peduncolo caudale.
La testa, relativamente grande, ha una depressione evidente occipitale e una più piccola pre-orbitale; presenti appendici dermiche carnose sotto gli occhi e la bocca, mentre scarse sono le spine. L'occhio è rotondo, non molto grande e prossimo al profilo della testa; sotto l'occhio presenti numerose spinule. Bocca grande con denti villiformi.
La prima pinna dorsale ha 13 raggi spinosi molto alti disposti a ventaglio, liberi da membrana per la gran parte. La seconda dorsale ha 9-11 raggi molli. La pinna anale ha 3 raggi spinosi seguiti da 6-7 raggi molli. Le pettorali sono molto ampie con membrana incisa, dotata di  14 raggi molli e lunghi, tali da raggiungere la metà della base della pinna anale; vengono usate anche per convogliare le prede alla bocca, dove vengono aspirate con forza. L'anale, simmetrica alla seconda pinna dorsale ma meno estesa e con margini poco arrotondati, ha con 3 raggi spinosi e 6 molli. Le ventrali hanno 1 raggio spinoso e 5 molli  di forma. Pinna caudale non molto ampia e arrotondata. Ogni raggio spinoso è dotato di una ghiandola velenifera posta nelle scanalature delle vertebre. Il veleno è dato da tossine neuro muscolari veicolati da un neurotrasmettitore e viene rilasciato, strappando il tessuto ghiandolare, quando la spina entra nella vittima.

Come gli altri scorpenidi, la puntura delle spine della prima dorsale sono molto dolorose, anche per più giorni, che possono essere trattate in un primo momento con acqua calda e successivamente con adeguate cure mediche. In alcuni soggetti possono creare shocks anafilattici gravi con nausea, vertigini, difficoltà respiratorie, parestesie e rischi maggiori.


Foto di Davide Biondi (Mar Rosso)

Colore del corpo chiaro, più scuro dorsalmente e grigio argenteo lateralmente e ventralmente, attraversato da bande verticali larghe e nerastre estese alla base della prima pinna dorsale, alternate d bande più strette  bianche e rosse. L'alternanza di queste bande si estendono anche alla testa. Colore di fondo delle pinne è rosa pallido. Pinne dorsali, pettorali e con meno evidenza le altre sono attraversate orizzontalmente da bande di macchie scure contigue.
Specie originaria dell'Oceano indiano, Golfo Persico, Mar Rosso e Sud Africa, che ha colonizzato anche l'Oceano Atlantico e il Mediterraneo meridionale
Normalmente solitaria, frequenta le barriere coralline, fondali rocciosi o fangosi, praterie e relitti, fino ad oltre 85
(50) m. Svolge maggiore attività al crepuscolo o di notte con movimenti lenti, regolati dalle ondulazione delle pinne anali e della seconda dorsale. Presenta lieve dimorfismo sessuale solo nei periodi riproduttivi, i quali si ripetano circa ogni  2 mesi, con rilascio di migliaia di uova alla volta, raggruppate in due masse galleggianti, che vengono fecondate dal maschio e che si disgregano in un paio di giorni. Embrioni e larve diventano pelagiche e sono in grado di diffondersi anche a notevoli distanze. Si stima che possano essere rilasciate annualmente oltre un milione di uova.
Nei Caraibi, nel Golfo del Messico (dove si sono molto diffusi) e nel Mediterraneo sia uova sia adulti non hanno predatori ed essendo una specie molto predatrice di piccoli pesci, molluschi e crostacei  si propaga con facilità, creando anche forti squilibri nelle altre specie, che in alcune località sono state ridotte anche del 95%. Vive fino a 15 anni, raggiungendo la lunghezza di 35 cm (normalmente 25 cm) e il peso di oltre 1 Kg.
Commestibile con preparazione idonea, ma non è oggetto di pesca commerciale, e se ne sconsiglia la manipolazione.

Nel 2016 è stata accertata la sua prima presenza nei mari italiani (costa della Riserva naturale orientata oasi faunistica di Vendicari, nella Sicilia Orientale), successivamente è stato  rinvenuto in Calabria, Puglia e Adriatico.


Foto di Roberto Pillon (Mahe)


Foto di Roberto Pillon (Mahe)


Foto di Davide Biondi (Mar Rosso)
 

Nomi dialettalinessuno

Scorpaeniformes
Perciformes


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