Serranus scriba (Linnaeus, 1766)
Ha corpo ovale, e non molto compresso, coperto
da scaglie abbastanza grandi,
che sulla linea laterale sono 65-75. Le guance e gli opercoli sono muniti di scaglie; ne è privo il muso
(acuto e affilato) e lo spazio interorbitale.
La testa è allungata e il muso alquanto appuntito.
Tre spine si trovano all'angolo superiore dell'opercolo;
il margine posteriore del pre-opercolo è seghettato.
La bocca è ampia e obliqua, con la mandibola lievemente più avanzata
della mascella, che è protrattile.
La maggior parte dei denti sono piccoli, ma vi sono anche
altri denti più grandi a forma di camini.
La pinna dorsale ha una parte con 10 raggi spinosi
ed una con 14-16 molli più alti; le due parti sono separate da una indentatura. La pinna anale (3 raggi
spinosi e 6-7 molli) non è molto estesa ed ha il margine inferiore arrotondato.
La caudale (17 raggi) è ampia e con margine leggermente arrotondato. Le
pettorali (13-14 raggi) sono grandi, allungate e arrotondate. Le ventrali (1
raggio spinoso e 5 molli) sono più strette delle pettorali e leggermente più
corte.
Ha il corpo rossastro-violaceo attraversato da 5-7 fasce verticali, spesso
sdoppiate in alto e in basso, che non raggiungono la parte ventrale.
La macchia azzurro-violacea ventrale, che risalta sulle fasce verticali centrali,
sparisce quasi completamente dopo la morte del pesce. La testa è variamente colorata con macchie irregolari azzurrastre su fondo rosaceo,
che somigliando a caratteri arabi o ebraici, fanno dare il nome specifico di scriba o
scrittura. Le pinne sono giallastre con piccole macchioline arancio; le ventrali e un po' meno l'anale sono marginate sottilmente di
azzurro.
E' costiero e sedentario, vive isolato nelle buche del fondo roccioso, spesso in vicinanza di labridi.
Non è raro incontrarlo vicino alle tane dei polpi.
E' curioso, ma si lascia avvicinare molto meno facilmente del S. Cabrilla.
Le porzioni ovarica
e testicolare
giungono a
maturitá in tempi quasi coincidenti,
rendendo così possibile
l'autofecondazione.
Si trovano adulti con i prodotti sessuali maturi nei mesi
da maggio a luglio e le loro uova sono sferiche.
Sia le uova sia gli stadi
larvali sono pelagici.
Si nutre soprattutto di pesci più piccoli, specie di
latterini. Abbocca sia alle lenze a mano che ai palangresi e si cattura anche con i
tramagli e con le nasse. Ha carni variamente apprezzate, buone
per la zuppa di pesce.
Ha dimensioni tra i 15 e i 30 cm.
In Italia
è molto comune specie nel Tirreno, frequentissima nello Stretto
di Messina.
Foto di Alberto Biondi
Foto di Walter Preitano
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Nomi dialettali
SAVONA
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Barchetta |
GENOVA
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Luxerna |
LA SPEZIA |
Vacca |
LIVORNO
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Boccaccia |
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Perchia |
GAETA
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Greco |
Perchia |
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Guddaci |
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Cannulu, Perchia |
BARI |
Perchie |
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Fannu |
TRICASE
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Sciannu |
OTRANTO
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Nfannu |
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Cagnusu,
Canna |
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VENEZIA
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Donzela, Sperga |
CAGLIARI
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Vaccas |
OLBIA
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Vacca |
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SIRACUSA
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Sirrania, Preccia |
Porto
EMPEDOCLE |
Sirena |
PALERMO
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MESSINA
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Precchia, Boraggia |
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