Solea senegalensis Kaup 1858
Il corpo è piatto, ovaliforme, e
allargato centralmente. La linea laterale, con 120-138 (116-165) scaglie
tubolari e porose, è quasi tutta dritta, tranne la parte sopra temporale
dove forma una curva arrotondata. Le vertebre variano da 43 a 46.
La testa dal lato cieco è dotata da numerose
piccole frange filiformi. Gli occhi sono piccoli e situati
sul lato destro del corpo. L'occhio superiore ha una distanza dal
profilo della testa maggiore del suo diametro.
La bocca è piccola e arcuata.
Sul lato degli occhi presente una narice anteriore
tubulata, che non raggiunge il bordo anteriore dell'occhio inferiore. La
narice del lato cieco ha una piccola cresta non allargata.
La pinna dorsale inizia prima del lato anteriore dell'occhio superiore
ed ha 72-95 (73-86) raggi Pinne pettorali sviluppate, entrambe
allo stesso modo. La pinna pettorale superiore è spatolata, ma
asimmetrica, e con 8-12 raggi, quella del lato cieco ha 8-10 raggi. La
pinna anale, simile nella forma alla dorsale, ha 61-75 (53-80) raggi e
si innesta in corrispondenza dell'origine della pettorale. La pinna
caudale è chiaramente separata dalle pinne anale e dorsale, anche se
collegata da un piccola membrana agli ultimi raggi.
Foto in
www.inaturalist.org
La colorazione è giallastra, disseminata
di punti azzurri, più evidenti in vita, e di macchie scure ampie
diffuse. La pinna caudale è uniformemente bruna e non ha margini scuri.
Pinne pettorali scure con raggi biancastri. Lato cieco tutto
biancastro.
Vive su fondi sabbiosi e fangosi in prossimità di foci, delle acque
salmastre e della costa fino a 100 m di profondità. Raggiunge la
maturità sessuale intorno ai 30 cm. La deposizione delle uova avviene da
marzo a fine giugno nell'Atlantico e tra febbraio e maggio nel
Mediterraneo meridionale. Uova e larve sono bentoniche. Si nutre di
organismi bentonici (larve di policheti, bivalvi e piccoli crostacei).
Si pesca con ami o con reti. Raggiunge i 60 (70) cm di lunghezza, più
usualmente i 45 cm. La carni bianche sono giudicate ottime. Buone le
prospettive per il suo allevamento.
Originaria dell'Oceano atlantico orientale, dall'Africa centrale fino al
golfo di Guascogna, è sempre più presente nel Mediterraneo. Segnalata
nel Golfo di Taranto (1988).
Foto di
Fernández Souto in
www.fishbase.se
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