I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe Actinopterygii

CAVALLUCCIO
MARINO  CAMUSO

Ord. SYNGNATHIFORMES

Fam. Syngnathidae / Syngnathinae

Gen. Hippocampus


 

Hippocampus hippocampus   LINNEO  1758
Di questo genere sono note in Italia solo due specie.

Ha corpo corto, schiacciato, rigonfio sul lato ventrale,  che si restringe con rapidità verso la coda, che è prensile, quadrangolare e relativamente lunga. Gli anelli ossei (45-47) cutanei sono smussati e poco appariscenti. Le appendice cutanee di prolungamento del capo e della carena dorsale sono quasi sempre assenti. Se presenti sono molto primitive e ridotte di numero.
La testa, dotata di cresta cefalica che forma un lobo triangolare con una specie di coroncina sopra, è quasi ad angolo retto rispetto al corpo, da cui si distingue grazie ad un vero e proprio collo. Il muso è corto, la bocca piccola e senza denti. Gli occhi sono relativamente grandi. 
La pinna dorsale è simile ad un ventaglio, piuttosto bassa ed estesa su 4 anelli (3 del dorso, 1 della coda). L'anale, piccolissima e corta, è inserita sul primo anello caudale, le pettorali sono poste in alto e hanno raggi molto corti. Mancano le pinne ventrali e la caudale.

Cavalluccio  - Foto di Francesco TuranoLa colorazione risente dell'ambiente di vita e va dal bruno al nerastro, in alcuni casi è giallastra o rosata o anche rossastra. Ogni tanto è maculata di bianco o picchettata di bruno. La pinna dorsale è grigiastra ed ha una fascia longitudinale bianca, separata con una scura da un'altra fascia bianca marginale. Le pettorali sono brune.
Vive, da sedentaria, su fondali detritici e arenosi  da qualche decimetro fino a circa 30-40 m. Nuota lentamente tramite il movimento ondulatorio della dorsale. Quando deve fare grandi spostamenti, si lascia trasportare dalle correnti, pratica che segue frequentemente sulle sponde dello stretto di Messina. La coda, arrotolandosi in avanti, diventa prensile e viene usata per ancorarsi a gorgonie, spirografi e altri appigli. La borsa incubatrice del maschio si trova dopo l'apertura anale e contiene embrioni a vari stadi di sviluppo tra aprile e ottobre. I neonati hanno subito l'aspetto somigliante all'adulto. SI nutre di piccoli crostacei, stadi larvali di vari organismi marini e piccoli pesci. Si pesca con la draga o la gangamella, oppure con reti a strascico. Raggiunge i 15 cm di lunghezza.
Comune nel Golfo di Napoli e nei mari della Sicilia e della Calabria, più rara nel Mar Ligure e nel Tirreno centrale e nell'Adriatico settentrionale.

Leggi Cavallucci calabresi
di Francesco Turano,
il Tuffatore dello Stretto

Nomi dialettali: confuso con i congeneri.

GENOVA

cavallo de mà.

LIVORNO

cavalluccio.

PESCARA

cavalluccie de mare.

VENEZIA

caval marin, cavalo strorno.

CAGLIARI

quaddu de mari (Sardegna).

MESSINA

cavadduzzu i mari.

SICILIA

cavadduzzu i mari.


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