Syngnathus tenuirostris Rathke, 1837
Facilmente distinguibile per lo sviluppo del muso
Ha corpo allungato, che si restringe, coperto da 60-62 anelli ossei cutanei. Le creste sono
sporgenti e gli scudi ruvidi.
Il capo nella regione occipitale è più alto dei congeneri
e il
muso, sub-cilìndrico, è allungato, sensibilmente più lungo e meno alto delle altre specie,
specialmente diverso da S. acus.
La tasca incubatrice dei maschi si estende su 20/23
anelli post-anali.
La pinna dorsale è meno lunga del capo e si estende su
8/9 anelli.
L'anale è piccolissima, la caudale a ventaglio, le pettorali piccole e tondeggianti,
le ventrali assenti.
La colorazione è marmorizzata, grigio o brunastro, con fasce chiare al dorso o ai
fianchi oppure con fasce scure trasversali più larghe.
Dorsale pigmentata di nero lungo i raggi,
caudale
con orlo chiaro.
Vive in acque relativamente basse su fondi sabbiosi in
prossimità di alghe. Spesso resta immobile sul fondo pronto ad intercettare
piccole prede (stadi larvali e giovanili di pesci e di piccoli invertebrati
marini) e si lascia facilmente prendere con le mani. Entra nelle
lagune e nelle acque salmastre. Raggiunge i 39 cm.
Segnalato più frequentemente in Adriatico settentrionale.
Nomi dialettali: confuso con il Pesce ago.
GENOVA
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aguggia.
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LIVORNO
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pesce
ago.
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TRIESTE
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angusigolo bastardo.
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ROMA
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pesce
ago.
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NAPOLI
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zella grossa.
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GALLIPOLI
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acu
de mare, grongu d'alaca.
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ANCONA
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buonanuova.
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VENEZIA
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angusigola
selvadega.
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CAGLIARI
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aguglia
burda.
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CATANIA
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sirpuzza,
augghia di praia, di gramigna, d'alica.
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MESSINA
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ugghiola.
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PALERMO
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aughiedda
i mari.
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Tavola comparativa
Syngnathiformes |