Sphoeroides pachygaster
(Muller & Troschel, 1848)
Ha
il corpo ovoidale e allungato, con la pelle completamente liscia,
senza scaglie, spine o piastre. Presente un'unica
linea laterale contorta per ogni lato.
La testa è grande e tozza e col muso arrotondato. La struttura nasale è
coperta da un lembo e le narici sono doppie per ogni lato. Gli occhi sono grandi e ovali e lo spazio interorbitale è
piatto. Le branchie si aprono immediatamente prima delle pinne pettorali. In caso di pericolo, si gonfia
ingerendo aria o acqua, che trattiene contraendo gli sfinteri del
piloro e dell'esofago e in modo da gonfiare lo stomaco, fino ad
assumere una conformazione a palla.
La bocca è piccola e con quattro placche dentarie affilate e separate
centralmente, che
formano una specie di becco.
La pinna dorsale è unica ed ha 7-9 raggi molli, segmentati e ramificati..
L'anale è ha 8-9 raggi molli ed è contrapposta e simile di forma alla
dorsale, ma è leggermente inserita dopo,
all'altezza della verticale passante dal raggio medio o ancora
più indietro. La caudale è troncata
o leggermente concava. Le pettorali sono ampie. Le ventrali sono
assenti.
Foto in
www.mnhn.fr/iccanam
Il colore del corpo è bruno-verdastro, più
scuro dorsalmente e più chiaro nei fianchi, fino a schiarirsi e a diventare
argenteo nella parte ventrale. Una macchia giallo chiara si trova alla base
della dorsale e si estende verso il basso e il peduncolo caudale. La pinna
caudale ha la base scura. Altre macchie scure possono trovarsi lungo i
fianchi.
E' una specie diffusa in tutti i mari caldi e temperati che è immigrata da Gibilterra e forse anche dal Mar Rosso; da tempo si è acclimatato nel
Mediterraneo e probabilmente era presente anche in tempi più remoti.
Ha abitudini bento-pelagicche e frequenta fondali da 50(20)
a 250 m, ma può ritrovarsi quasi fino ai 500 m.
Normalmente vive su fondali a prateria, mobili o rocciosi. Nel Mediterraneo
si riproduce da aprile ad ottobre. Si alimenta normalmente di cefalopodi.
Si pesca occasionalmente con le reti a strascico. Oltrepassa i 40 cm, ma comunemente è intorno ai 25 cm,
con le femmine più grandi dei maschi. Le sue carni per la Comunità Europea
sono considerate tossiche.
In Italia, tranne l'alto Adriatico, è presente ovunque.
Info
La C. E.- Reg. (CE) 854/2004 - VersCon 11/3/2011, allegato
III, Capo II, lett. G regolamenta i
PRODOTTI DELLA PESCA VELENOSI
Occorre che
siano effettuati controlli per garantire che:
1. non siano immessi sul mercato
prodotti della pesca ottenuti da pesci velenosi
provenienti dalle seguenti famiglie: Tetradontidae,
Molidae, Diodontidae e
Canthigasteridae
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