Carcharhinus brevipinna (Müller & Henle, 1839)
E' uno squalo di grandi dimensioni, con corpo snello, muso lungo e appuntito. Testa I solchi
labiali sono sviluppate e più lunghe di quelle dello squalo grigio. Gli
occhi sono rotondi e molto piccoli. Ha 5 fessure branchiali lunghe.
La bocca ha piccoli denti stretti, dritti e con cuspide. I denti
superiori sono leggermente dentellati, quelli inferiori sono lisci.
La prima pinna dorsale si origina appena dopo le pettorali, ha la base
larga ed è relativamente piccola in altezza, gli apici sono
stretti e arrotondati, ma vi sono esemplari con gli apici a punta. Le
pettorali sono ampie e con apici a punta. La seconda dorsale è piccola e
si origina in corrispondenza o leggermente prima dell'innesto dell'anale, di cui ne
segue la forma. Non ha spine dorsali o anali e la cresta interdorsale è assente.
E' grigio più scuro dorsalmente, più chiaro nei fianchi, su cui si
evidenzia una fascia bianca longitudinale e quasi bianco ventralmente.
La seconda pinna dorsale, l'anale, il lobo inferiore della caudale e le
parti inferiori delle pettorali sono grigio-scuro. Negli adulti spiccano
le punte nere nelle pinne dorsali, nelle pettorali, nell'anale e nel
lobo inferiore della caudale.
Vive prevalentemente nella colonna d'acqua da 0 a 100 m
in prossimità delle barriere coralline, spesso su fondi sabbiosi o in
prossimità della spiaggia. E' capace di grandi migrazioni ed presente nel
parte meridionale del Mediterraneo. Si nutre di cefalopodi e pesci
pelagici, che cattura a bocca aperta andando in verticale verso la
superficie, dopo averli accerchiati ed è capace di grandi salti fuori
dall'acqua. E' vivipara e partorisce durante l'estate; i neonati (12-15)
misurano tra i 50 e gli 80 cm. Si cattura con reti e viene consumato
fresco o seccato. Raggiunge la lunghezza di 3 m, comunemente 2.50 m, e il peso di
circa 90 kg. Può essere confuso col
Carcharhinus limbatus col quale condivide la
distribuzione.
Occasionalmente segnalato in Sicilia. |