I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Elasmobranchii

PASTINACA

Ord. Myliobatiformes)

Fam. Dasyatidae / Dasyatinae

Gen. Dasyatis


 

Dasyatis pastinaca   (Linnaeus, 1758)

Disco romboidale, con i margini anteriori rettilinei e quelli posteriori leggermente convessi. La pelle è liscia, ma a volte sono presenti dei tubercoletti spinosi lungo la carena dorsale del disco e della coda.
La testa è un po' sporgente dal piano del disco, il muso è ottuso e non molto avanzato. Gli occhi sono subito davanti agli spiracoli, che sono ampi e di diametro maggiore degli occhi stessi. E' carenata lungo il lato dorsale. Nel pavimento della bocca vi sono 5 papille bulbose.
Non esistono pinne dorsali
.
Le pettorali sono ampie con gli apici arrotondati E che si congiungono al vertice avanti al muso. La larghezza del disco arriva a 60cm, ma comunemente è intorno ai 35 cm. Le ventrali sono piccole. La coda, a frusta, è lunga all'incirca una volta e mezza la lunghezza del disco, negli esemplari giovani, mentre negli adulti è uguale o minore. A metà un terzo della coda vi è una spina robusta a margini seghettati e collegata a ghiandole velenifere.


Foto di Roberto Pillon

La colorazione è verde oliva o verde grigio, a volte tendente al rossastro. Il lato ventrale è bianco con un margine irregolare bruno nerastro o bruno rossastro abbastanza ampio. La parte superiore della coda, per tutta la sua lunghezza, è di colore molto scuro.
E' una specie costiera che frequenta fondali fangosi, vicino a fiumi, abitualmente tra 20 e 35 m  di profondità, ma può trovarsi anche a profondità maggiori (200 m) o minori (5 m), tanto che entra nelle lagune e negli stagni costieri. La riproduzione è ovovivipara e, dopo una gestazione di 4 mesi anche per due volte l'anno, partorisce in prossimità della costa da 4 a 7 (9) piccoli di circa 20 cm. Le femmine maturano a 38 cm di lunghezza e i maschi a 32 cm. Si ciba di molluschi, crostacei e vermi che ricerca nel fango e che scava con l'aiuto delle pinne pettorali. Disturbata colpisce l'oggetto o l'animale con il suo aculeo. 
E' catturata con reti a strascico e con palangresi di fondo. Arriva a un massimo di 250 cm. di lunghezza, coda compresa e ad una larghezza di 140 cm. La puntura può produrre gravi conseguenze nell'uomo.
E' presente in tutto il Mediterraneo; lungo le coste italiane è comune più o meno ovunque.

Foto di Roberto Pillon

Nomi dialettali

IMPERIA 

Ferasso, Ciuccio

GENOVA 

Ferrassa, Ferrun,Ciucciagianca, Ciucciu

LIVORNO 

Mugghio

ROMA 

Brucco, Pastinaca

TERRACINA 

Pastenaca

NAPOLI 

Muchie j anche

TORRE DEL GRECO

Muchio janco ,

CROTONE 

Mugghiu

TERMOLI 

Chiameche

VASTO 

Monece, Chiamica

PESCARA 

Urchie

GALLIPOLI 

Ranina 

ANCONA 

Mucosa, Bucchio

TARANTO 

Dragone, Travon

OLBIA 

muggiu

BARI 

Ghiamita

FANO 

Tomazzo

VENEZIA 

Matana

TRIESTE 

Matan Baracola

CAGLIARI 

Ferrazzu

MESSINA 

Bugghiu jancu

CATANIA 

Bugghiu

BRINDISI 

Traona

MOLFETTA 

Protene 

CORSICA 

Ciocciu, Ferrazza

PALERMO

Vugghiu jancu


Sommario Rajformi
Myliobatiformes


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