I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Elasmobranchii

DIAVOLO DI  MARE

Ord. Myliobatiformes

Fam. Myliobatidae

Gen. Mobula


Foto di Ero Tarantino in  www.notteesale.it
 

Mobula mobular    Bonnaterre 1788

Ha corpo romboidale, con disco 2-3 volte più largo della lunghezza. I margini anteriori del disco sono leggermente convessi e quelli posteriori concavi.
Al centro sporge il capo, che ha
il margine anteriore rettilineo e gli occhi laterali assai sporgenti e subovali. Dietro gli occhi si aprono gli spiracoli, che sono preceduti da una specie di solco lungo il lato della testa. Sulla pelle, ventralmente vi sono numerosi denticoli e dorsalmente poche spine nella parte posteriore delle pettorali e tubercoli lungo la linea mediana e sulla base della coda.
La bocca, ampia poco meno del capo e quasi dritta, si apre
inferiormente. I denti sono piccoli, ovali o cuoriformi e presenti, numerosi e in serie ravvicinate, su entrambe le mascelle. Le aperture branchiali sono ampie e poste sul lato ventrale.
Le pinne pettorali, falcate e con apici appuntiti, si collegano al capo al disotto degli occhi e si interrompono in tale posizione. Le pinne cefaliche sono ovaliformi e allungate, distanziate fra loro per tutta la lunghezza del capo; vengono utilizzate per convogliare alla bocca le prede planctoniche. La dorsale è piccola e situata alla base della coda. Le ventrali sono piccole e poco sporgenti dal margine posteriore del disco. Mancano le pinne anale e caudale. L'aculeo caudale è corto, seghettato e posto subito dietro la dorsale.


Foto di Ero Tarantino in  www.notteesale.it

Foto di Alessandro Pagano  ©

Il dorso è nero con riflessi bruni o bluastri. Il ventre bianco, talvolta con macchie nere.
E' una specie semipelagica dei mari tropicali e temperati, che spesso nuota, anche in piccoli gruppi, vicino alla superficie e a volte alla costa.
Il movimento è dato al battito delle pettorali, con cui è anche in grado di saltare fuori dall'acqua; sul fondo si posa solo per riposare. La riproduzione è ovovivipara e, dopo una gestazione di 25 mesi, partorisce in estate inoltrata uno o, raramente, due piccoli, che hanno già un disco largo 180 cm e un peso di 10 kg. Si nutre, filtrando l'acqua attraverso le branchiospine,  di crostacei planctonici e piccoli pesci. Si cattura occasionalmente con reti da circuizione o da posta. Raramente viene commercializzata e localmente le pinne vengono consumate fresche o essiccate. Può avere un disco largo 550 cm (comunemente 300 cm) e lungo 375, con la coda, che è sottile a frusta, raggiunge i 6.5 m. Il peso può superare di molto una tonnellata; nonostante la sua mole non rappresenta un pericolo per l'uomo. Per la conservazione della specie, viene considerata "vulnerabile".
Nel Mediterraneo è considerata occasionale e rara.
In Italia è citata per il Golfo di Genova e per la Sicilia.

Foto di Alessandro Pagano  ©
Foto di Alessandro Pagano ©

Nomi dialettali

GENOVA

Pescio vacca

TORRE DEL GRECO

Muchio vacca

NAPOLI 

Vacca e mare

MOLFETTA 

Patesse a ddo capre

MESSINA 

Taddarita

CATANIA

Pisci sceccu

STRIESTE

Vescovo


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