Aetomylaeus bovinus (Geoffroy St. Hilaire, 1817)
Differisce
dal genere Myliobatis sopratutto per avere il lobo rostrale (pinne
cefaliche) completamente separato dalle pinne pettorali ai lati della
testa.
Disco
ampio largo circa il doppio della sua altezza con i margini anteriori
convessi e quelli posteriori concavi. La testa è grossa e prominente,
con
lobo anteriore rostrale sub-triangolare
più stretto della testa e con margine anteriore arrotondato,
come un becco di anatra.
Gli spiracoli, molto ampi e lunghi più
del doppio dell'occhio, si aprono lateralmente molto in alto. Nel lato ventrale si aprono le narici,
che hanno un lembo valvolare nasale
quasi dritto e lievemente frangiato.
Nella bocca, larga circa 1/3 della
distanza preorale e le cinque paia di aperture branchiali,
esistono da 7 a 9 serie verticali di denti piatti disposti a mosaico e
riuniti in due piastre dentarie, una per mascella. Ogni piastra è
composta da 14 o 15 file trasversali parallele.
Le pinne pettorali sono ampie ed hanno gli apici
appuntiti, i margini anteriori convessi e quelli posteriori ondulati e
leggermente concavi, quanto basta per conferire una forma falcata. La dorsale è piccola ed è
situata al disopra della parte apicale delle ventrali, le
quali sono
relativamente lunghe e strette e con margine posteriore molto obliquo.
La coda è lunga circa il doppio del disco,
è abbastanza rigida e porta dorsalmente e
posteriormente alla dorsale un lungo aculeo.
La
colorazione è variabile. I neonati sono molto
chiari sul dorso con fasce trasversali e
macchie scure, quasi nere. I giovani sono grigio
verdi con fasce trasversali più scure, che negli esemplari adulti
scompaiono quasi completamente per dare una tinta quasi uniforme bruno
bronzea al dorso. Il lato ventrale è biancastro. I
margini delle pettorali sono brunastri.
E' una specie semipelagica delle acque tropicali e temperate che vive
tra i 10 i 150 m in prossimità delle coste, ma che a volte si
incontra anche al largo.
La
riproduzione e ovovivipara e, dopo una gestazione di circa 6 mesi,
partorisce da 4 a 6 piccoli, con larghezza del disco intorno ai 45 cm.
Si nutre di crostacei, molluschi bentonici e, occasionalmente, pesci.
Si cattura occasionalmente con reti a strascico o
da posta.
Le carni, in alcune località consumate fresche, da alcuni vengono
considerate non commestibili. Può
raggiungere il peso di oltre 80 kg, la lunghezza massima di 2.5 m
(comunemente è intorno a 1.5 m) e la larghezza del disco 1.35 m. Per la
conservazione della specie è da considerata "minacciata"
sopratutto nelle
località in cui viene pescata più assiduamente.
Nei mari italiani, è rara nel versante occidentale.
Più comune
nell'Adriatico.
Foto in
www.mnhn.fr/iccanam
Foto in
www.mnhn.fr/iccanam
Foto Agostino T.
Nomi
dialettali
TORRE DEL GRECO
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Vaccariello - Vaccariella
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GENOVA
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Oxella
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LIVORNO
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Ferraccia
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Vaccarella
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Vaccarella
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MESSINA
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CATANIA
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ANCONA
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VASTO
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MONFALCONE
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Colombo, Vescovo,
Strramasso
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Colombo, Vescovo
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