I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Elasmobranchii

RINOTTERA
V
accarella lusitana

Ord. Myliobatiformes

Fam. Rhinopteridae

Gen. Rhinoptera


 

Rhinoptera marginata  (Geoffroy St. Hilaire, 1817)

Ha una forma del corpo appiattita e romboidale, con la testa prominente e frontalmente fortemente concava. La coda è a forma di frusta ed è più lunga del disco, da cui si distingue nettamente. Il dorso è liscio senza spine o placche. Gli occhi sono laterali; vicini ad essi si trovano gli spiracoli.
La bocca è subterminale e con grandi denti piatti. Nella mascella superiore vi sono 9 file di denti, in quella inferiore 7. Ha cinque paia di branchie.
Le pinne pettorali sono ampie e con apici a punta smussata; i margini anteriori sono leggermente ondulati e quelli posteriori sono concavi, tali da conferire alle pinne un aspetto falciforme. Le pinne pelviche sono più lunghe che larghe. La pinna dorsale è bassa e corta. Non vi sono pinne anale e caudale.

Il colore del dorso ha una tinta verde-marrone con riflessi bronzei abbastanza uniforme. Il ventre è biancastro.
E' una specie bento-pelagica delle acque costiere tropicali e  temperate (specie dell'Africa occidentale), che vive su fondali sabbio-fangosi fino a 30 m, ma che spesso si incontra in grandi gruppi in prossimità della  superficie e più raramente in fondali vicino ai 100 m. Nuota con maestria usando le pettorali come grandi ali. La riproduzione è ovovivipara e, dopo una gestazione che forse arriva ad 1 anno, partorisce, tra aprile e maggio, da 2 a 6 piccoli di circa 35 cm. Molte osservazioni, però, riportano parti di un solo esemplare. Si stima che i maschi maturano a 77 cm di lunghezza e le femmine oltre gli 80 cm. Si alimenta di di molluschi bentonici (specialmente bivalvi), crostacei e pesci. Si cattura occasionalmente con reti da posta e con reti di circuizione o da traino pelagiche e da fondo. Raramente viene commercializzata e in tal caso viene consumata fresca.  Raggiunge la lunghezza massima di poco più di 1 m, mentre il disco raggiunge la larghezza di 2 m. A causa della scarsa fecondità e della pesca intensa in alcune località, viene considerata una specie  "quasi a rischio".
Nel Mediterraneo sembra sia una specie molto rara.


Sommario Rajformi
Myliobatiformes