Pristis pectinata Latham, 1794
L'aspetto generale delle tre specie della famiglia è molto simile
e differisce nella forma e posizione delle pinne e nel numero dei
denti del rostro.
Il corpo è allungato,
schiacciato dorsalmente nella parte anteriore.
La testa si prolunga in un rostro appiattito (meno largo del P. pristis) pari al 25%
della lunghezza totale e dotato lateralmente di
24-32 (21-34)
paia di scaglie simili a denti,
taglienti in punta e perpendicolari all'asse longitudinale. Alla base
del rostro i denti sono più larghi che lunghi. Anteriormente i denti del
rostro diventano più lunghi che larghi. Gli occhi sono posti sul dorso.
La pelle è ricoperta di denticoli, dorsalmente ottusi e ovali e con
pedicelli e ventralmente rotondi o ovali senza pedicelli o con pedicelli
subpoligonali arrotondati; queste differenze conferiscono alla pelle del
dorso un aspetto rugoso e a quella del ventre un aspetto più liscio,
grazie anche al loro gran numero.
La bocca si apre inferiormente ed è dotata di numerose
(10-12) serie di piccoli denti arrotondati anteriormente e disposti a mosaico.
Nella mascella superiore sono presenti 88-128 denti e in quella
inferiore 84-176.
Le due pinne dorsali sono sviluppate come la caudale, la quale non ha il lobo
inferiore sviluppato.
La prima si inserisce in corrispondenza dell'inserzione delle ventrali.
Le
pettorali sono ampie e con apici arrotondati; in prossimità
della bocca, si fondono ai margini della testa. Anche le ventrali sono
sviluppate, mentre l'anale durante lo sviluppo
embrionale viene riassorbita e pertanto manca.
Foto RX in
mczbase.mcz.harvard.edu
La colorazione varia dal
grigio a bruno o giallo-bluastro sporco sul lato dorsale. La parte
ventrale è biancastra.
E' una specie bentonica che staziona per molto tempo
fermo sul fondo, anche oltre i 100(?) m di
profondità, in prossimità delle coste, degli
estuari, di baie, di lagune e fiumi. Nuota lentamente. E' ovoviviparo, con capsula ovarica che può contenere più di un embrione. La
gestazione dura probabilmente un anno e può partorire 15-20 figli di
circa 60 cm di lunghezza; dove l'acqua è più calda il parto si verifica in qualsiasi periodo.
La sega si sviluppa alla fine del periodo embrionale e alla
nascita i denti sono ancora molli e spesso coperti da pelle. Si nutre di piccoli pesci e altri organismi
bentonici che scova o infilza con il rostro.
La sua cattura con le reti è accidentale. Viene mangiato fresco o viene utilizzato
per l'olio di fegato o come trofeo per la sua sega. Può arrivare ad
oltre 7 m, ma normalmente è intorno a 5.5 m. Non
è aggressivo nei confronti dell'uomo.
Specie tropicale e subtropicale dell'Atlantico, che è considerata a
rischio di estinzione. Segnalato nel Mediterraneo occidentale e sulle coste Siciliane.
Un Pristis pectinata circumtropicale,
catturato a Messina, si conserva a Firenze.
Il
Pristis zijsron è molto simile al Pristis pectinata - Foto Roberto Pillon
Pristis zijsron |