I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Elasmobranchii

SQUADROLINO

Ord. SQUATINIFORMES

Fam. Squatinidae

Gen. Squatina


Foto in perweb.firat.edu.tr
 

Squatina aculeata   Dumeril, Cuvier, 1817

Ha corpo romboidale e schiacciato dorso-ventralmente, largo nella parte anteriore, ristretto posteriormente e assottigliato verso la coda.  La testa è grande e ai suoi lati vi è una piega cutanea, con 2-3 lobi triangolari prominenti.  Il muso è breve e più o meno arrotondato; sul suo margine anteriore si trovano le narici munite di barbi fortemente sfrangiati. La pelle del dorso è coperta da denticoli ossei, caratterizzati da 2 solchi longitudinali che formano 3 carene arrotondate. Sempre sul dorso, a partire dal termine del capo e fino alla prima dorsale, vi è una serie mediana di aculei più grossi con una larga base a forma di stella.  Presenti anche spine raggruppate rostrali e altre forti, preorbitarie e postorbitarie. Sul lato ventrale lo zigrino è limitato alla zona marginale superiore delle ventrali e alla regione mediana della coda. Gli occhi sono piccoli e situati sul lato dorsale, dietro ad essi si trovano gli spiracoli, piuttosto grandi e di forma semilunare, che portano una serie di papille sul margine anteriore.
La bocca, terminale, è ampia e con il labbro superiore ad arco. Su ogni mascella vi sono mediamente
21 denti uguali, a base larga e cuspide centrale acuminata e con orli lisci. Le fessure branchiali sono 5 in posizione anteriore alle pettorali.
Le due pinne dorsali sono poste sulla coda, ma meno arretrate della congenere Squatina squatina. La prima è preceduta da due aculei appaiati ed è più grande della seconda, la quale è anch'essa preceduta da due aculei accoppiati. Nello spazio interdorsale vi sono altri 1-2 aculei.
Le pettorali sono molto ampie e la loro base è circa due volte e mezza
la loro altezza; l'apice esterno superiore arriva all'incirca al livello degli spiracoli e l'apice interno posteriore è subangolare.  Le ventrali terminano al livello dell'origine della prima dorsale. La caudale è breve e bilobata, con lobo inferiore più grande. Manca la pinna anale.
 


Il colore del dorso è grigio-marrone più o meno scuro con marmorizzature brune e grossa macchia bianca alla base delle pettorali. Ventralmente è più chiaro. Non vi è presenza di ocelli.
Vive di preferenza nelle zone fangose profonde tra i 50 e i 500m. E' ovovivipara, ma il suo ciclo riproduttivo è sconosciuto; le femmine maturano oltre 1.2 m. Sembra che si nutra di piccoli pesci teleostei e piccoli squali, di invertebrati bentonici. Si cattura accidentalmente  con reti a strascico o con palangresi di fondo. Viene consumata fresca o salata e utilizzata anche per l'olio di fegato e la pelle. Può raggiungere il peso di 30 kg e la lunghezza di quasi 1,9 m, ma comunemente oscilla tra 1.4 e 1.6 m.
Specie dell'Atlantico orientale e del Mediterraneo, dove è praticamente scomparsa. In Italia è citata per il Mar Ligure e per il Tirreno. Viene considerata una specie a "grave rischio" di estinzione.

 

Nomi dialettali
Confusa con le congeneri.


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