Squatina oculata Bonaparte, 1840
Si differenzia da
Squatina squatina
per il corpo relativamente più snello e più stretto.
Ai lati della testa vi è una piega cutanea priva di lobi triangolari. Le narici hanno barbigli
e lobo mediano frangiati.
Gli occhi sono uguali o più grandi degli
spiracoli, quest'ultimi hanno il bordo
anteriore frangiato o papilloso. Non ha spine mediodorsali;
quelle preorbitali e post-orbitali sono abbastanza
evidenti. Sul rostro vi sono altre spine raggruppate.
I denticoli ossei che formano lo zigrino della pelle sono piccoli,
rugosi e solcati longitudinalmente da 3 a 7 carene. Sul lato ventrale lo
zigrino è limitato ai margini delle pinne pettorali e pelviche e al
lobo inferiore della coda.
La bocca, situata in posizione quasi terminale, ha 17
denti uguali nelle due
mascelle.
Le pinne dorsali sono due e sono poste sulla coda ed
hanno una forma simile. La prima si inserisce ben lontano dagli apici
posteriori delle ventrali. Le pettorali sono ampie e quadrangolari, con
margini leggermente ondulati e apici più o meno arrotondati. Le ventrali
sono distanziate dalle pettorali, hanno forma quadrangolare
con margini leggermente ondulati e apici a punta; il margine posteriore
è vicino al tronco.
La pinna anale è assente. La caudale è breve e bilobata.
Il dorso è bruno-rossastro/bruno-grigiastro con marmoreggiature più scure e piccole
macchie ocellari
bianche
distribuite regolarmente, di cui due principali alle ascelle
delle pettorali e 5 coppie mediane prima delle dorsali, più altre
sparse sulla parte caudale. Tre
paia di grandi ocelli scuri (formati da piccole singole macchioline nere)
si trovano, simmetricamente disposti, ai lati del peduncolo caudale.
Spesso altri due ocelli scuri sì
trovano su ogni pettorale. Il
lato ventrale è bianco.
Vive usualmente fra i 50 e i 100 m di profondità,
ma può scendere anche a 500 m, su fondali fangosi o misti di sabbia e
fango, talvolta vicino alle rocce.
Preferisce le acque tra
i 13° e i 17° C. Di giorno si adagia sui fondali sabbiosi o
fangosi semi seppellita dalla sabbia o dal fango,
mentre la notte è più attivo.
La riproduzione è ovovivipara. Le uova
sono grandi e la gestazione di 3-8 embrioni dura circa 1 anno; alla nascita i neonati misurano tra 24 e 27 cm.
Si nutre generalmente di piccoli pesci. Si cattura con reti a strascico
e reti da posta e palangresi di fondo. La sua
carne è poco stimata
e viene consumata fresca o salata. La sua pelle, a grana minuta e fitta, era più pregiata di quella della
specie maggiore.
Raggiunge un peso massimo di 35 chili e la
lunghezza massima di 1.6 m, ma comunemente è
intorno al 1.2 m.
Nei mari italiani è poco diffusa; una
volta era più
comune in Adriatico. E' una specie "gravemente
minacciata" di estinzione.
Foto in
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www.sibm.it
Nomi
dialettali: Confusa con le specie congeneri.
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