Carcharias taurus Rafinesque,
1810
Ha corpo
slanciato, robusto, con la pelle coperta da scaglie piccole.
La
testa è appiattita dorso-ventralmente, con
muso allungato e
appuntito. L'occhio
è piccolo e dietro di esso esiste un piccolissimo spiracolo appena
visibile; è privo di membrana nittitante ed il suo
aspetto è felino. Le narici sono più vicine alla bocca che all'apice del muso.
La bocca è larga, ad arco acuto, e si
estende fin dietro
gli occhi; presenti pliche labiali inferiori ben
evidenti e pliche superiori rudimentali. Le mascelle sono munite di
denti appuntiti, dai bordi lisci ma affilati come rasoi, a forma di
pugnale e con due piccoli dentini laterali acuminatissimi.
Il numero dei denti varia tra i 45 e i 55 nella mascella superiore e da 40 a 46 in
quella inferiore.
La prima pinna dorsale si inserisce dopo la fine delle
pettorali, ha margini arcuati e apici a punta. Le pinne pettorali sono sub-triangolari,
corte e larghe e le dorsali, l'anale e le
ventrali, abbastanza ben sviluppate e quasi tutte della
stessa dimensione. La caudale è lunga, robusta, col
lobo superiore molto più sviluppato dell'inferiore e
profondamente
indentato
al margine esterno inferiore. Il peduncolo
caudale è robusto,
con una fossetta all'inizio della pinna caudale e non possiede carene laterali.
Non ha spine dorsali o anali.
Foto di
Richard Vevers in
australianmuseum.net.au
Il colore è
grigio bruno più chiaro inferiormente con macchie brune variamente
disposte e più scure e più evidenti nei giovani.
Vive, da solitario o in banchi, in acque poco profonde
tra 15 e 25 m, ma lo si incontra anche vicino alla superficie e a
profondità di oltre 190 m. E' un nuotatore lento ma forte; spesso si
avvicina alla riva di spiagge sabbiose o stazione in gruppo appena sopra
il fondo.
Può inghiottire aria e mantenerla nello stomaco
per migliorare la sua idrostaticità.
La riproduzione,
che avviene alla lunghezza di
2 metri, è ovovivipara e gli embrioni si nutrono del sacco vitellino,
delle uova non fecondate della madre o degli altri embrioni. Dopo una
gestazione di 9-12 mesi, partorisce al
massimo due individui alla volta che misurano tra 95 e 105 cm.
E' un predatore attivo, specie di notte, che si nutre di pesci,
ma anche di altri organismi a portata di bocca. Ingoia
di tutto compreso tegami, cocomeri, arance,
maialetti, ecc. Si cattura
con bestinare e con reti da posta fisse.
Abbocca anche agli ami delle lenze.
La sua carne viene consumata fresca, affumicata o
essiccata; è sfruttato, anche, per l'olio di fegato, le pinne o per fare
farina di pesce. Ha un cattivo gusto, ma i giapponesi lo considerano una
specie alimentare molto pregiata. Le sue dimensioni
superano i 3.20, ma più comunemente è intorno ai 2.50 m. Il peso massimo
arriva quasi a 160 kg. Se non disturbato, non è aggressivo con l'uomo.
Nel Mediterraneo è divenuto meno frequente. Nei mari italiani è noto soprattutto in Sicilia,
nel Tirreno e nel mar Ionio; in Adriatico è
considerato raro.
Foto di Andy Green
Foto George Burgess
Nomi
dialettali
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