Cetorhinus maximus (Gunnerus,
1765)
Il corpo è fusiforme, affusolato nei giovani e panciuto negli adulti.
La pelle è ricoperta di muco, sotto cui vi sono
denticoli dermici molto taglienti. Cambia
aspetto in relazione all'età e alla grandezza, specialmente per la
conformazione del muso, che è
corto e conico negli esemplari adulti e
prolungato in una specie di
proboscide nei giovani. Gli occhi sono circolari
e piccoli, senza membrana nittitante e posti prima della
bocca. Presenti spiracoli molto piccoli.
Le narici, distanziate tra loro,
sono minute e più vicine alla bocca che
all'estremità del muso nei giovani, il contrario negli adulti.
Le cinque
aperture branchiali, grandissime, abbracciano quasi tutto il collo,
specialmente sul lato ventrale. Gli archi branchiali presentano delle branchiospine formate da
1000-1300 lamelle cornee su ogni arco (caratteristica unica fra gli squali), che forse perde ogni anno in inverno.
La bocca è molto ampia e cavernosa, di forma semicircolare negli adulti e ad arco gotico nei
giovani. Sulle mascelle esistono da 4 a 7 serie funzionali di denti.
Ogni fila ne porta più di 100 su ogni lato della mascella, di forma un
po' diversa a seconda della posizione che occupano, bassi e triangolari,
al centro, conici e lievemente ricurvi ai lati. Nella mascella superiore
i denti sono radi e sparsi al centro.
Il suo fegato pesa circa 1/4 del peso totale
e sembra che torni utili per un assetto idrostatico (grazie allo squalene che
contiene) e per garantire una riserva alimentare per il periodo in cui è
sprovvisto di lamelle cornee.
Sono presenti due pinne dorsali sub-triangolari. La prima è grande e in età
matura perde un po' della sua rigidità verticale. La seconda è molto più
piccola e si inserisce leggermente in avanti rispetto all'anale, che è
molto piccola. Le pinne pelviche e pettorali sono
relativamente poco sviluppate, soprattutto nei grandi esemplari.
La pinna caudale è grande e semilunare. Un'ampia carena
laterale si estende dal peduncolo caudale fino alla coda.
Il colore è grigio nerastro o ardesia negli adulti, più scuro sul dorso e più
chiaro sui fianchi e biancastro sul ventre. Nei giovani é più chiaro e
più tendente al grigio bleu con ventre biancastro.
Conduce vita migratoria, pelagica e costiera, nuotando in superficie con le
pinne fuori dell'acqua o con la pancia in aria. Compie lunghe migrazioni. Alla
fine dell'autunno scende in profondità per restarvi senza nutrimento.
Sembra che la maturità sessuale sia a 3-4(12-16) anni di età e 7 m di
lunghezza e che l'accoppiamento si verifichi all'inizio dell'estate
(in Italia sembra preferire le acque del Mar Ligure e lo Stretto di
Messina). La riproduzione è forse ovovivipara e
si ipotizza che la gestazione sia lunga anche più di tre anni e mezzo e avvenga lontano dai maschi. Viene stimato che alla nascita i
piccoli siano tra 1.5 e 1.7 m.
Si nutre di piccoli organismi planctonici (piccoli crostacei, larve di pesci e invertebrati,
uova planctoniche) che trattiene nelle fauci
filtrando l'acqua (oltre 2000 tonnellate d'acqua l'ora)
attraverso le lamelle ossee branchiali. Talvolta resta
imbrogliato nelle reti da posta e in alcune località si
pesca con l'arpione, incidendo profondamente sulla sua distribuzione.
Viene utilizzato fresco o sotto sale per l'alimentazione umana o per
l'olio di fegato, per la zuppa di pinne, per la pelle o per farne farina
di pesce. Può raggiungere i 15 m di lunghezza e
le 8 tonnellate di peso; per dimensioni è secondo solo
allo squalo balena. E' praticamente inoffensivo per l'uomo.
Nel Mediterraneo si trovano esemplari tra i 3 e i 7-8 m.
Nei mari italiani si trova ovunque, più comune nel Tirreno.
Nomi
dialettali
SALERNO
|
Pesce
pappagallo |
PESCARA
|
Pescie
lefante |
TRIESTE
|
Cagnia |
SARDEGNA
|
Canisca |
MESSINA
|
Pìscì
sceccu |
TRAPANI
|
Imbestinu |
PALERMO
|
Mmistinu |
|