Odontaspis ferox (Risso,
1810)
Ha corpo compresso e robusto, con pelle ricoperta di piccoli denticoli
ossei muniti superiormente di tre carene, di cui la centrale è più lunga e acuminata.
La testa è depressa,
con muso allungato più o meno
appuntito e più lungo che largo. Le narici, vicine alla bocca, hanno
valve munite di un piccolo lobo. L'occhio, privo di membrana nittitante,
è circolare, non molto grande e
di colore nero. Lo spiracolo, minuscolo, è dietro l'occhio
sullo stesso asse. Le fessure branchiali sono 5, di cui la prima è la
più lunga.
La bocca è tanto larga quanto lunga e possiede solo una plica labiale all'angolo inferiore.
I denti acuminati e pugnaliformi, hanno una cuspide centrale più o meno
allungata a margine liscio e affilato, fiancheggiata su ogni lato da due
cuspidi appuntite e minori. La loro forma varia secondo la posizione.
Nelle 54 serie di denti superiori, i due centrali sono molto piccoli e
piatti, seguiti, su ogni lato dalla mascella, da due che sono i più
grossi e robusti della mascella superiore, seguiti a loro volta da
quattro molto piccoli e a base larga. Successivamente ricominciano i
denti grossi che crescono di lunghezza fino al terzo per poi decrescere
progressivamente fino all'ultimo che è piccolissimo.
Inferiormente vi sono 36 serie di denti, di cui i due centrali sono
piccoli, seguiti da ogni lato da due grossi pugnaliformi. Di seguito,
gli altri decrescono gradualmente fino all'ultimo.
Le
pinne dorsali sono due.
La prima, subtriangolare, non molto grande
e con apici a punta, si inserisce dopo il margine libero delle
pettorali. La seconda è simile alla prima, ma è
più piccola; si inserisce dopo il margine posteriore delle ventrali. L'anale
è alta, dritta e di forma simile alle altre; si
inserisce appena un poco più avanti il margine posteriore della base
della seconda dorsale ed è di dimensioni minori di quest'ultima.
Le pettorali sono corte e con margine anteriore molto più curvato del
margine posteriore. Le ventrali, di forma
quadrangolare, sono spostate indietro con la loro
base, immediatamente innanzi a quella della seconda dorsale. La
caudale è lunga, robusta ed entra circa tre volte e mezzo nella lunghezza totale; il
lobo superiore è molto più sviluppato di quello inferiore e non vi sono
chiglie laterali. Presente una fossetta precaudale. Non ha spine dorsali
o anali.
Foto in
www.divetime>
La colorazione è grigio chiara sul dorso e biancastra al disotto. I margini di
ambedue le dorsali, delle ventrali e dell'anale, grigio molto scuro e il margine inferiore della caudale quasi nero.
E' una specie bentopelagica che frequenta la colonna d'acqua tra i 10 e
i 2000 m, ma con più frequenza vive in acque
profonde. Per la sua idrostaticità, non ingoia aria come il Carcharias
taurus, ma affida la sua gallegiabilità al suo grande fegato oleoso e
ricco di squalene. La riproduzione si
presume ovovivipara; alla nascita i piccoli misurano oltre 105 cm. E' carnivoro
e molto vorace; si nutre di piccoli pesci, calamari e crostacei. Si cattura occasionalmente
con palangresi di fondo o con reti da posta e a strascico.
La sua carne non è presa molto in considerazione ed essenzialmente viene
pescato per l'olio di fegato e per le pinne.
Le sue dimensioni massime raggiungono i 4.10 m e 289 kg di peso.
In Italia è citato per il Mar Ligure, il Mar Tirreno, l'Adriatico e la Sicilia.
Nomi dialettali
GENOVA |
Cagnassun
de fundu |
CROTONE |
Tunnu
palamitu |
VENEZIA |
Can,
Cagnia |
MONFALCONE |
Cagnizza,
Pesce
can |
MESSINA |
Smidiru |
CATANIA |
Pisci
cani |
PALERMO |
Piscicani |
|