Trisopterus luscus
(Linnaeus, 1758)
Specie essenzialmente atlantica, la sua
presenza sulle coste d'Italia è dubbia.
Assomiglia molto al T. minutus
Ha corpo più alto
dei congeneri, con
scaglie caduche. La linea
laterale ha una curva più accentuata e la testa è più corta.
L'occhio è grande.
La bocca è ampia ed è
munita di denti su ambedue le mascelle, disposti a scardasso, con quelli più
esterni, più grossi.
Sotto il mento vi è un robusto barbiglio lungo
quanto il diametro oculare.
Le pinne dorsali sono tre. La
prima, triangolare, è falciforme, con ì
primi raggi molto più alti,
ed è
quasi attaccata alla seconda. La seconda è triangolare con ampia
base ed è molto
spesso saldata alla terza. La terza dorsale, simmetrica alla
seconda anale, ha margine libero troncato verticalmente.
La prima anale,
molto lunga, è ampia, non è simmetrica alla seconda dorsale, poiché inizia più
avanti ed è sempre saldata alla seconda anale. Caudale, pettorali e ventrali simili a quelle della
specie congenere T. minutus.
Foto di Cesar
in
picasaweb
Colore del dorso
bruno-rossastro con riflessi ramati; più chiaro
sui fianchi e sul ventre, che è grigio-azzurro argenteo.
La linea laterale è
bruna nella sua metà anteriore e giallo oro in quella posteriore.
Spesso si
notano fasce verticali più scure sui lati. Le pinne sono grigio-blu, più scure ai
margini.
Una macchia nera, molto evidente, è alla base delle pettorali.
E' una specie
gregaria che frequenta fondali di 250-300 metri.
Nel periodo riproduttivo (Marzo-Aprile) si
avvicina alla costa fino ai 50 m di profondità. E' frequente anche nei fondali rocciosi. La riproduzione avviene in acque
che non superano i 100m di profondità.
Si nutre di molluschi, crostacei, e piccoli pesci.
Si cattura con reti a strascico; abbocca alle
lenze. Arriva al massimo a 45 cm di lunghezza,
ma normalmente è intorno ai 15-20 cm.
Dubbia
la sua presenza nelle acque italiane.
Foto di
Carlos Rodriguez in
fishbase.sinica.edu.tw
Foto di Jaques Moreau in
fishbase
Nomi dialettali
Golfo di Squillace |
Mazzia |
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