Ha corpo snello, testa corta e stretta.
Le scaglie sono piccole e si estendono anche sulla testa.
La linea laterale degrada regolarmente
dalla parte superiore dell'opercolo verso la linea mediana dei lati,
per poi mantenersi fino alla base della caudale.
I cirri nasali
e del mento sono sviluppati.
L'occhio è tondo, relativamente grande e sporge dal profilo della testa.
L'apertura della bocca non è molto grande
La prima dorsale è
poco visibile. La seconda pinna dorsale ha 60
raggi molli ed è di altezza costante e la sua base è circa due terzi la
lunghezza totale e raggiunge l'inizio del peduncolo caudale. La pinna caudale è
breve a pennello con margine arrotondato. La pinna anale ha 44 raggi molli,
si inserisce a circa metà corpo e si mantiene di altezza costante fino a
raggiungere l'inizio del peduncolo caudale.
Il colore del corpo è dorsalmente
bruno che sfuma lungo i fianchi fino a diventare crema ventralmente. Lungo la
testa vi è una reticolatura crema. Lungo la seconda pinna dorsale si evidenzia
una banda chiara longitudinale.
Nella parte superiore dei fianchi una banda
ondulata e di larghezza crescente va dall'opercolo al peduncolo caudale. Nella
parte inferiore e nella zona ventrale altre bande chiare meno definite.
Il
peduncolo caudale è reticolato.
Specie tropicale delle Canarie e della Azzorre, penetrata nel Mediterraneo, che vive
su fondali scoscesi da 20 a 250 m. Si alimenta di crostacei. Poco si sa del ciclo biologico. Si
cattura con reti da posta. Raggiunge i 36 cm di lunghezza.
La prima testimonianza della presenza nel Mediterraneo è stata documentata da Zachariou-Mamalinga (1999) per una cattura nel sud-est del mare Egeo (1995). Successivamente,
come riportato da Golani (2002), la presenza di Gaidropsarus granti è stata confermata sia per il Mar Ligure (Orsi-Relini) sia per il Mar Adriatico
(Bello). Nel 2003 Mura e Cau hanno segnalato una cattura con reti a strascico nel Canale di Sardegna. Una cattura vicino alla costa di Arbatax si è avuta nel 2007. L'esemplare delle foto, ripreso in acquario da Carmelo
Infortuna, è un adulto di 20 cm e proviene da una cattura
con nassa, avvenuta nel novembre del 2014 ad una profondità di circa 300
m, nella località San Gregorio, vicino Reggio Calabria. Altre catture sono
avvenute successivamente. Nonostante i ritrovamenti, resta il dubbio (dovuto allo studio dei parassiti) se gli individui siano
migrati da adulti o siano nativi dei mari italiani.
Le foto
di Carmelo Infortuna sono state riprese in acquario
Video di Carmelo Infotuna - Acquario
Fonti
Fishbase, NOAA, FAO,
SIBM, AAVV
Gaidropsarus granti from a
Ligurian seamount: a Mediterranean native species?-
Lidia Orsi Relini & Giulio Relini-
Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita – DISTAV,
Centro di Biologia Marina del Mar Ligure, Università
di Genova, Italia
New data on
Gaidropsarus granti (Regan, 1903)(Gadiformes: Lotidae) from the Mediterranean Sea,with emphasis on its parasites -
A. PAIS, P. MERELLA, M. C. FOLLESA,G. GARIPPA and D. GOLANI-
Sezione di
Acquacoltura ed Ecologia Marina, Dipartimento di Scienze Zootecniche,
Universita di Sassari, Sezione di Parassitologia e Malattie
Parassitarie, Dipartimento di Biologia Animale, Universita di Sassari. Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia, Universita di
Cagliari,
Department of Evolution, Systematics and Ecology, The Hebrew University of
Jerusalem
Documented records of
Gaidropsarus granti (Osteichthyes: Lotidae) in the Adriatic Sea and review
of its Mediterranean occurrences: is it a native fish or a newly established
one?- Giambattista BELLO
- ACTAADRIAT. 59 (1): 111 - 122, 2018