Coryphaenoides mediterraneus (Giglioli, 1893)
Ha corpo affusolato,
gibboso, termina posteriormente
in modo quasi filiforme.
La testa è robusta, il muso largo e troncato,
su cui si notano
tre creste. Altre creste meno marcate sono quelle sub-oculari
e quella sub-orbitale. L'occhio è piccolo.
La bocca è larga e
la sua apertura si spinge fino alla
verticale che passa per il margine posteriore dell'occhio. La mandibola è
lievemente più corta della mascella superiore e,
sotto la sinfisi anteriore, porta un
barbiglio sottile.
Sulla mascella
superiore vi è serie esterna di denti robusti ed una fascia interna di denti villiformi. Nella mandibola una sola serie
di denti grandi. Nessun dente sul vomere e sui palatini.
Le pinne dorsali sono due. La prima inizia al disopra
dell'inserzione delle pettorali,
il suo primo raggio è formato da una spina
molto corta ed
il secondo da una spina robusta, seghettata
che si prolunga in un
filamento. La seconda è formata
da raggi molto bassi.
L'anale inizia immediatamente dietro l'apertura anale e
decresce lentamente verso la regione
caudale.
La caudale è collegata con l'anale e la seconda dorsale, ma
si distingue perché formata da raggi
più lunghi. Le pettorali hanno il raggio superiore
allungato. Le ventrali hanno il
raggio esterno molto allungato, robusto e filamentoso.
Il colore del corpo,
tolte le squame, è rosso chiaro, con la testa e zona
ventrale nera violacea. Le membrane branchiosteghe sono
nero intenso. Le pinne incolori.
E' una specie carnivora e abissale che
frequenta fondali intorno ai 2000 m. Si cattura con reti a strascico delle navi per le ricerche
oceanografiche. Dimensioni massime 24 cm.
In Italia è segnalato nella costa nord-occidentale della Sardegna.
Foto di
Graham Johnston
in
flickr
Nomi
dialettali: nessuno, molto raro
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