Gobius paganellus
LINNEO, 1758
Ha corpo tozzo e testa tondeggiante
e guance che sporgono.
Le scaglie rivestono tutto il tronco, la
nuca fino agli occhi, la porzione superiore degli opercoli e la gola.
Narici anteriori con lunga appendice
dermica. Occhi grandi, posti in alto e sporgenti.
Bocca grande, tagliata verso il basso e con labbra carnosi.
La prima pinna dorsale (6 raggi
spinosi) è alta e allungata. La seconda dorsale ha raggi alti (1 spinoso e 14-16
molli), è lunga e quasi contigua alla prima. L'anale, con 12-13 raggi, è opposta
e simile alla seconda dorsale, ma è più bassa e più corta. Le pinne pettorali
hanno 17-19 raggi, di cui
i
primi sono trasformati in un ciuffetto di filamenti.
Ventrali
riunite in una ventosa molto sviluppata.
La colorazione,
molto variabile (giallastra, verdastra, nerastra), normalmente è
bruna, sfumata ventralmente verso tinte
più chiare. Lungo il corpo
sono presenti
macchie più scure.
La prima dorsale con ocelli rossi e il margine superiore biancastro
o aranciato o rosso mattone. Tutte
le pinne variamente macchiate di bruno.
Frequenta fondali sabbiosi o fangosi, ma si trova anche su
bassi fondali scogliosi con ricca vegetazione; entra anche nelle lagune salmastre.
Si riproduce da gennaio a giugno. Le
uova sono fissate su supporti solidi sommersi a profondità
intorno ai 2 metri e il maschio resta di guardia fino alla schiusa.
Alimentazione carnivora. Abbocca molto facilmente alle lenze e si prende anche nei tramagli e nelle
nasse. Raggiunge i 15 cm di lunghezza. Carni apprezzate in
Veneto e Romagna.
Comune lungo le coste italiane.
Foto di J.P. Connors
Foto di Roberto Pillon - Croazia 2008
Foto di Roberto Pillon - Sardegna 2009
Foto di Roberto
Pillon - Sardegna 2009
Foto di Roberto
Pillon - Sardegna 2009
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