I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Actinopterygii

GHIOZZO
ZEBRA

Ord. GOBIIFORMES

Fam. Gobiidae  / Gobiinae

Gen. Zebrus


Foto di Roberto Pillon
 

Zebrus zebrus    (Risso, 1827)

Ha corpo corto e alto, compresso lateralmente; i profili dorsali e ventrali della seconda metà del corpo sono quasi rettilinei. E' ricoperto da scaglie grandi ctenoidi, che non si estendono sulla nuca e sulla gola; sulla linea laterale le squame sono 29-38. La testa è piccola e appiattita, con muso arrotondato, preopercolo gonfio e occhio ovale, che sporge poco dal profilo della testa. La narice anteriore è tentacolata.
La bocca è piccola e obliqua, con labbra grosse e carnose; sulle mascelle si notano serie di dentini ricurvi all'indietro.
La prima pinna dorsale ha 6 raggi spinosi, di cui i primi quattro sono quasi della stessa altezza. La seconda dorsale è un po' più bassa della prima ed inizia a brevissima distanza di essa; ha 1 raggio spinoso e 11 molli di altezza uniforme.
L'anale (1 raggio spinoso e 7-10 molli) è pressoché opposta alla seconda dorsale, ne segue l'andamento ma è più corta e più bassa. La caudale è spatolata e ben sviluppata. Le pettorali (16-18 raggi, di cui quelli superiori sono più lunghi della membrana interradiale) arrivano all'altezza della fine della prima dorsale. Le ventrali formano un disco completo e non raggiungono l'apertura anale.

Colore di fondo bruno-olivastro. Lungo i lati del corpo presenta 6-9 fasce larghe scure, che si biforcano a metà altezza per poi raggiungere la zona ventrale.  Una fascia biancastra parte da dietro le orbite e scende fino alla inserzione della pettorale. Sulle guance vi sono altre chiazze biancastre. Le pinne dorsali sono attraversate da 3 fasce brunastre; la prima è marginata superiormente di rosso.  L'anale è bruna col margine inferiore celeste scuro e la caudale ha delle strisce scure verticali. Le pettorali sono molto marginate di chiaro nella parte bassa.
Vive, a bassissima profondità in acque salmastre e pozze di marea, sotto pietre o fra le alghe. Si può ritrovare nelle praterie di Cimodocee e di Zostere o lungo i canali vicini alle imboccature dei porti. Nelle acque di Messina si riproduce a giugno-luglio e le uova sono affidate alle cure parentali al maschio. Si nutre di crostacei e anellidi. Si cattura occasionalmente con retini a mano.
Lunghezza massima non oltre i 55 (65) mm.
Specie mediterranea, segnalata lungo le coste italiane, più frequente
nel lago di Faro (ME)e nell'Adriatico.

Foto in www.lavalledelmetauro.org
 

Nomi dialettali: non possiede nomi dialettali

LAGO di FARO

mazzuni.

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