Didogobius splecntnai
Ahnelt & Patzner, 1995
Specie rara, conosciuto solo per alcune
località
Specie mediterranea, timida e spesso solitaria, che
raramente è stata osservata in piccoli gruppi.
Predilige zone prive di luce diretta,
quasi sempre all'interno di caverne o all'ingresso di cavità di concrezioni
coralligene, su substrati sabbiosi e più raramente
ciottolosi o fangosi, ricche di sedimento. Qualche esemplare è stato
avvistato fra rizomi di Posidonia oceanica
Gobide di piccolissime dimensioni, normalmente intorno ai 20 mm, con esemplari
che raggiungono al massimo i 35 mm.
Si caratterizza per la prima
pinna dorsale triangolare e appuntita.
La formula dei raggi è la seguente:
D1 VI; D2 I/10; A I/9; P 13 (15–16 per Ahnelt
e Patzner 1995);
C15; V I/5–I/5
La colorazione di fondo è bruno-beige con 3
larghe fasce
scure, separate da fasce chiare più strette. Alcune fasce
scure a ventaglio sotto l'occhio.
Vive a profondità variabili da 4 a 50 m.
Nel 1995 si è
avuta la prima segnalazione nel Mar Mediterraneo, ad opera
di Ahnelt &
Patzner, a seguito della raccolta di 7
campioni ad Ibiza. A questi ritrovamenti ne sono susseguiti
altri (Cala Calandra, Stefanni, Pula, Tavolara, Elba, ecc.)
Attualmente è noto, aldilà di altre località mediterranee (Spagna, Francia,
Turchia), solo per il Canale di
Sicilia, Alto Adriatico, Jonio.
La foto in alto è stata
scattata da Alessandro Pagano a 22 m di profondità, in una grotta della località
Terrauzza (SR)
Foto di Patzner
in
fishbase
Fonti
Patrice Francour, University of Nice-Sophia Antipolis,
France
FIRST RECORDS OF DIDOGOBIUS SPLECHTNAI ALONG THE FRENCH
MEDITERRANEAN COAST AND ADDITIONAL COMMENTS ABOUT D.
SCHLIEWENI
ACTA ICHTHYOLOGICA ET PISCATORIA (2008) 38 (2): 139–141
|