Lepadogaster lepadogaster BONNATERRE, 1788
Presenta moltissime variazioni nella colorazione e nello sviluppo dei
tentacoli nasali.
Ha corpo schiacciato dorso ventralmente nella parte anteriore, che si rastrema verso la zona caudale.
Il profilo è molto convesso
e il muso è appiattito a becco d'anatra e la zona
al disopra delle pettorali rigonfia.
Gli occhi sono posti in alto e sono orientabili indipendentemente uno dall'altro.
Sul bordo posteriore delle narici anteriori è impiantata un'appendice dermica, divisa a volte in rami secondari.
La bocca è molto ampia e la mascella superiore copre completamente quella
inferiore. Le labbra sono carnose e in ogni mascella si notano numerosi piccoli
dentini villiformi disposti in una fascia.
L'unica pinna dorsale è composta solo di raggi molli (17-21) e
si unisce con una breve membrana alla pinna caudale (11-14
raggi) nello stesso modo dell'anale (10-12 raggi),
che ha lo stesso andamento ma è più corta. Le pinne pettorali (20-23 raggi) sono corte, a
bordo arrotondato e unite con un'altra membrana alle ventrali, che sono a base
ampia e raggi brevi e fiancheggiano
la ventosa adesiva che è formata da due
dischi, uno anteriore e uno posteriore.
All'interno del disco vi sono delle serie di papille schiacciate.
Foto di Marco Fantin - Sistiana (TS)
Il colore di fondo varia dal giallo-verdastro
all'ocraceo. Sul corpo possono esserci macchie più o meno grandi
di colore rossiccio, bruno scuro o
azzurrastro, ma può anche non esserci alcuna macchia.
Gli ocelli azzurri bordati di nero che appaiono sulla testa, possono
essere più sbiaditi o non esistere affatto.
Pertanto la colorazione non è un elemento determinante nella
classificazione di questa specie.
Vive in fondi sassosi da pochi decimetri a un metro
circa, nascosto sotto le pietre
ai quali aderisce col disco ventrale. La femmina depone
200-300 uova giallo oro brillante, che fissa alle pietre o all'interno delle conchiglie vuote,
dove il maschio le sorveglia fino alla schiusa, che avviene dopo circa 15 giorni.
Si nutre di piccoli
organismi animali e residui organici. Si cattura, per gli acquari, con piccoli
retini a mano. Lunghezza massima
di circa 8 cm.
Comune su tutte le coste italiane, specialmente nel
Tirreno; scarso nell'Adriatico occidentale.
|