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Mullus barbatus     
Linnaeus, 1758 
 Il corpo, allungato e leggermente compresso lateralmente, 
ha il profilo dorsale arcuato, al contrario di quello ventrale che è quasi 
piatto. E' coperta da scaglie grandi e caduche, che lungo 
la linea laterale (alta e parallela al dorso) sono 31-35. 
Due scaglie, precedute da un più piccola, si trovano sotto 
l'occhio.  La testa è grossa, alta e corta, 
anteriormente molto ripida. 
Gli occhi, rotondi e relativamente grandi, sono posti 
in alto, tanto da sporgere dal profilo dorsale della 
testa. 
La bocca è terminale, tagliata orizzontalmente e poco protrattile, ha la 
mascella superiore lievemente prominente. Nella parte inferiore della 
sinfisi mandibolare vi sono due barbigli tattili. 
La prima pinna dorsale ha forma 
triangolare ed è composta da 7-8 raggi spinosi, di cui il primo è il più basso.  
La seconda pinna dorsale si inserisce circa a metà corpo ed è formata da 1 
raggio spinoso corto e 8-9 raggi molli che decrescono rapidamente in altezza. La 
pinna anale è opposta alla seconda dorsale e ne segue la forma, ma è più bassa e 
più corta; è composta da 2 raggi spinosi e 6-7 molli. La pinna caudale (18 
raggi) è ampia e forcuta, con lobi uguali. Le pettorali (15-17 raggi, più lunghi 
superiormente) sono ampie e sviluppate più delle ventrali, le quali hanno 1 
raggio spinoso e 5 molli. 
  
  
La 
colorazione è  rosa dorata, ma cambia in base all'ambiente in cui vive. Fin quando dura la vita 
pelagica, possiede una colorazione bleu marina. 
 
 
 Quando guadagna il fondo 
assume tinte 
marroni rossastre, che poi si trasformano nella 
 
colorazione rosea-argentata, 
senza alcuna linea longitudinale gialla. 
Le pinne sono giallastre o incolori e sulla prima dorsale 
non vi è alcuna banda colorata. 
E' specie gregaria e vive sui fondi fangosi fino a profondità di 300 m 
ed oltre. Dalla metà di aprile ad agosto le femmine depongono le uova in 
vicinanza della costa su fondi fango-sabbiosi. 
Le uova mature  salgono alla 
superficie e divengono pelagiche. 
Si cibano di crostacei, molluschi, vermi, echinodermi e 
pesci. 
Si pescano con le reti a strascico. Gli esemplari giovanili, 
in vicinanza della costa, si catturano con lo sciabichello. Abbocca anche alle 
lenze.  Ha carni buone ed apprezzate, ma 
meno pregiate della Triglia di scoglio. 
Supera raramente i 25 cm di lunghezza e le femmine sono più grandi 
dei maschi.  
E' comune in tutto il Mediterraneo. 
  
  
Mullus spp  (livrea giovanile) 
  
  
  
    
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      Nomi dialettali  | 
     
    
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      GENOVA   | 
      
       
      Treggia de fundu  | 
     
    
      | 
       
      LIVORNO   | 
      
       
      Triglia di rena  | 
     
    
      | 
       
      ROMA   | 
      
       
      Trijia  | 
     
    
      | 
       
      GAETA   | 
      
       
      Treglia saponara  | 
     
    
      | 
       
      NAPOLI   | 
      
       
      Treglia 'e fango,
      Treglia sapunara  | 
     
    
      | 
       
      REGGIO C.  | 
      
       
      Trigghia  | 
     
    
      | 
       
      TARANTO   | 
      
       
      Tregghia de
      fanghe, Tregghia de capetello  | 
     
    
      | 
       
      GALLIPOLI   | 
      
       
      Treja caputedda,
       Trejazzula  | 
     
    
      | 
       
      OTRANTO   | 
      
       
      Caputedda,
      Capirozzuli  | 
     
    
      | 
       
      BARI   | 
      
       
      Treggh, Minl e sbrigl  | 
     
    
      | 
       
      MOLFETTA   | 
      
       
      Tregghie, Cape 
      tonne, Gestenedde  | 
     
    
      | 
       
      MANFREDONIA
        | 
      
       
      Triglia di murghio
      o di fango  | 
     
    
      | 
       
      PESCARA   | 
      
       
      Barbone
      Rusciole, Triie  | 
     
    
      | 
       
      ANCONA   | 
      
       
      Triglia, Rosciolo  | 
     
    
      | 
       
      RIMINI   | 
      
       
      Barbone,
      Ruscioletti  Barboncini, Rosciolo  | 
     
    
      | 
       
      VENEZIA, CHIOGGIA  | 
      
       
      Barbon, Cavasol   | 
     
    
      | 
       
      TRIESTE, MONFALCONE
        | 
      
       
      Barbon   | 
     
    
      | 
       
      CAGLIARI   | 
      
       
      Triglia de fangu, 
      Triglia arrubia  | 
     
    
      | 
       
      OLBIA   | 
      
       
      Triglia  | 
     
    
      | 
       
      MESSINA   | 
      
       
      Sparacalaci  | 
     
    
      | 
       
      CATANIA, SIRACUSA  | 
      
       
      Trigghia, Trigghia 
      caputedda  | 
     
    
      | 
       
      PORTO EMPEDOCLE   | 
      
       
      Trigghioli Sparacalaci  | 
     
    
      | 
       
      PALERMO   | 
      
       
      Trigghia di fangu o di 
      riva   | 
     
   
  
 
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