Lobianchia gemellarii
Il genere
è caratterizzato da una grossa ghiandola
luminosa sul lato dorsale del peduncolo caudale dei maschi adulti e in
quello ventrale delle femmine.
Ha corpo robusto,
rastremato gradatamente dall'origine della dorsale
al
peduncolo caudale, che è piuttosto elevato, coperto
da grandi
scaglie
cicloidi caduche (36-37 lungo la linea laterale).
La testa ha muso ottuso e occhio piccolo e tondo.
Sul capo vi sono un piccolo fotoforo
dorso-nasale, un altro opercolare
non vistoso nell'angolo posteriore
della bocca e un secondo opercolare, più in alto
e più indietro e che è il maggiore di tutti i fotofori.
I
maschi adulti maturi hanno 6
scaglie larghe e luminose, fiancheggiate
da
altre più piccole. Nelle femmine vi sono
due
piccole scaglie cuoriformi, fiancheggiate da altre minori.
La bocca è ampia,
tagliata obliquamente.
I denti sono piccoli,
aghiformi e disposti fittamente in fasce.
La pinna dorsale è ampia e alta, inizia
in corrispondenza delle ventrali ed è seguita da una piccola pinna
adiposa
inserita al disopra del termine dell'anale,
la quale ha forma triangolare,
con raggi iniziali alti e finali molto corti. Le pettorali
sono molto brevi e inserite in
basso. Anche le ventrali sono relativamente
piccole.
La caudale è forcuta e grande.


Foto in
catalog.digitalarchives.tw
Dorsalmente
e ventralmente sono di colore
nero
bruno. La linea laterale è bordata da due serie di
scaglie blu
metallizzato.
Le mascelle, l'iride, tutta la
regione opercolare hanno riflessi metallici verdi, azzurri e rosa.
E' una
specie
batipelagica che si spinge fino a 4000 m di profondità.
La riproduzione avviene in inverno. Si nutre di organismi dello zooplancton.
Si cattura occasionalmente con reti a strascico a grande apertura verticale.
Arriva a 13
cm di lunghezza massima, normalmente 4-5 cm.
Nei mari italiani è stata segnalata raramente.
Nello stretto di Messina si trova molto raramente
spiaggiata a Faro.
Nomi dialettali:
Pisci diavulu, luci 'i culu


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