Diaphus holti
Ha corpo
massiccio, con la testa robusta e corpo che si
assottiglia verso la coda. E'
coperto da scaglie cicloidi caduche e nella linea
laterale ve ne sono 35.
Gli organi luminosi sul capo consistono in
un fotoforo dorso-nasale, situato in una infossatura sopra l'apparato nasale,
e in uno
ventro-nasale falciforme, sotto il margine
inferiore dell'orbita. Come nel
Diaphus rafinisquii, sopra l'origine delle pettorali vi è una
scaglia luminosa, solo che è più piccola. E' caratterizzato dalla posizione del primo
fotoforo della serie anale, che è allineato agli altri e non è distante
da essi
(F. Costa).
Gli altri fotofori posizionati come nel Diaphus rafinisquii
La bocca è ampia
e poco obliqua.
La prima pinna dorsale comincia quasi a metà corpo ed è
simile all'anale. La pinna caudale e le ventrali sono grandi,
le
pettorali sono ridotte e posizionate molto in basso. Presente un pinna
adiposa tra la dorsale e la caudale.
Colorazione
nerastra con riflessi blu.
E' una specie batipelagica, che si trova sempre su
fondali elevati (oltre i 600 m) e che compie migrazioni verticali
fino ai 200 m. Però, di notte può risalire a quote meno elevate (intorno
ai 45 m) e nello Stretto di Messina raggiunge la superficie e per questo
motivo, di tanto in tanto, le correnti lo portano a spiaggiare tra
gennaio e marzo
(F. Costa).
Si nutre di
organismi dello zooplancton.
Si cattura con reti a strascico bentoniche.
Dimensioni intorno a 40 mm.
Presente nel Tirreno centrale,
nello
Stretto di Messina e nello Jonio orientale.
Nomi dialettali:
Confuso con i congeneri
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