Hygophum hygomii (Lütken, 1892)
Il secondo fotoforo precaudale occupa
una posizione vicina alla linea laterale.
Ha
corpo robusto, che si restringe fino
al peduncolo caudale, coperto da scaglie cicloidi caduche (la
linea laterale ne ha circa 38). La testa è quasi conica.
L'occhio è tondo e molto grande.
Presente una serie anale di 6-7 fotofori, seguita da un'altra serie posteriore di 5-7
fotofori.
Lungo i fianchi ha 5 coppie di fotofori in linea obliqua, il secondo dei quali è
vicino alla linea laterale,
che vanno dal margine posteriore dell'opercolo al peduncolo caudale. I 5 fotofori vicini alla
linea laterale sono equidistanti fra loto ed aiutano a differenziare la
specie da Hygophum benoiti (in questa specie,
il Prc2 è più lontano dalla linea laterale). Uno di questi fotofori è situato sulla
verticale passante dall'inizio della pinna dorsale
(F. Costa)
Nei maschi adulti si osserva una scaglia luminosa precaudale.
La bocca è ampia, tagliata obliquamente.
La pinna dorsale è impiantata a metà corpo, ha forma triangolare, è meno lunga dell'anale
ed è seguita da una piccola pinna diposa.
Le pettorali sono lunghe, appuntite e si estendono fino all'origine dell'anale.
Le ventrali sono piccole. La caudale è grande e forcuta. La pinna anale
è più estesa della dorsale, ha i raggi della prima parte lunghi e i
raggi terminale molto più corti.
Foto in
www.geo.de
La colorazione è bruno argentea, più scura sul dorso.
E' una specie batipelagica che frequenta acque tra i 500 e i 1000 metri,
ma può trovarsi anche a profondità maggiori di 1500 m. La riproduzione è in autunno e in inverno. Si nutre
di zooplancton e la sua lunghezza arriva a 60 mm. Si cattura con batipelagiche trainate.
Segnalata nel Tirreno e nello Jonio.
Nello Stretto di Messina spiaggia raramente.
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