Ceratoscopelus maderensis
(Lowe, 1839)
I raggi uncinati precodali
sono caratteristici, essendo piegati ad angolo e molto espansi
alla base.
Ha corpo compresso,
allungato, coperto da scaglie
caduche, che sulla laterale sono 36-38. L'occhio, tondo, e la testa
sono relativamente grandi.
Ha 3
organi luminosi ghiandolari, a forma di
scaglia, sopracaudali
e impiantati
sopra i raggi
spinosi precaudali. Altri 7-10
sono infracaudali e 4 precaudali.
4-6 si trovano tra pinna dorsale e adiposa. Una serie di
10 è prima della pinna dorsale. Altri fotofori in prossimità dell'anale
(10-13) e delle pettorali.
Una grande
scaglia luminosa
si trova tra le
ventrali.
La bocca è molto incisa e anch'essa grande. Presente una una piccola
cresta spinosa sopra l'orbita.
La pinna dorsale è alta e si origina quasi a metà
corpo. L'anale, inizialmente alta, si origina in corrispondenza della
fine della dorsale. Le
pettorali sono lunghe e arrivano fino all'inizio dell'anale.
Le ventrali sono piccole e la caudale è forcuta e un po' allungata. Il
peduncolo caudale è allungato e porta sopra e sotto delle spinule.
La pinna adiposa è piccola e rivolta all'indietro.
Il colore è
bruno argento, con dorso più scuro. L'apice
del lobo superiore della caudale è bruno nei grandi esemplari.
Perde rapidamente la sua brillantezza a causa delle squame caduche.
E' una specie batipelagica che frequenta acque
al disopra di fondali
superiori ai 500 metri, ma che compie migrazioni verticali fino alla
superficie. A Faro (Messina) spiaggia più frequentemente da
gennaio a marzo.
La riproduzione è durante tutto l'anno,
tranne i mesi invernali. Si nutre di organismi dello zooplancton.
Si cattura con reti pelagiche.
Arriva a una lunghezza intorno ai 10 cm.
Si trova sulle
coste della Sicilia, golfo di Napoli e
mar Ligure, raro in Adriatico.
Nomi dialettali:
Confusa con gli altri Mictofidi
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