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Per molto tempo l'opera è stata attribuita a Bellini o ad altri pittori, prima che venisse attribuita ad Antonello. Probabilmente l'opera è stata fatta nei primi tempi del periodo veneziano ed è giunta a noi dopo molto restauri, che hanno contribuito a rovinare la fisionomia dei volti. La prospettiva degli elementi dello sfondo, invece rivela la grande abilità di Antonello e mette in evidenza la chiesa di San Francesco di Messina. L'iconografia probabilmente si rifà ad un modello fiammingo, ripreso anche da Bellini.
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