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Riconosciuta tardivamente come opera di Antonello da molti critici d'arte, seppur con qualche eccezione. Per l'impianto prospettico, la vivacità dello sguardo e la cura di alcuni dettagli, che richiamano i ritratti dell'uomo di Torino o del Condottiero di Parigi, portano a datare il ritratto nel periodo veneziano di Antonello.
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