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Un dolore violento e viscerale mi prende e, senza dare spazio all'attesa, mi strugge le notti e i giorni.
Mi pervade, despota assoluto di ogni minuto, i reconditi
angoli del corpo e allontana in altri mondi indifferenti le ombre, che
vagavano indefinite nella mia grande e protetta solitudine.
E' il dolore del tempo non vissuto con te, delle speranze incerte che
sospendono nell'acqua trasparenze amate, delicati sensi, fremiti
irrequieti. E', anche, il dolore dell'attesa, dei giorni che potrò avere e degli attimi che riuscirò a rubare per i baci appassionati. Ogni giorno aspetterò, senza pretese, che giunga la sera.. e, se l'attesa sarà vana, tornerò ad aspettare, materna o matrigna che sia, la notte, sempre più tragicamente insonne, ma sicura consolatrice di una disperata idea fatta di paure...
Ora sei qui tra le mie mani..
Cola
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