|
Mi
sento turbata, colonna mia.
E
sogno e sfumo ricordi di un’età vissuta con te, forse solo desiderata, ma
sempre inseguita in ogni anfratto di questo infinito mare imponente e troppo
spesso insignificante. Una
visione pennellata di colori trasparenti mi vede unita a te nella ricerca dei
nostri segreti, mai svelati, tra le torri e i monoliti, tra gli intricati dedali
serpentini di misteriose madrepore. Rimani unito a me, amore mio, in questa danza di vita, ci fa cornice l’allegro vociare di giovani alghe, riconoscenti della nostra esistenza, sostegno ai loro fragili timori. Scolpiremo su questo tetro fondale infinite distese di coralli, li forgeremo con il profumo del fuoco della tua terra. Porteremo in queste buie profondità la luce del frammento di stella che è incastonato nel nostro sguardo. E riveleremo il nostro mondo solo a cuori capaci di innamorarsi del profondo blu del mare.
Medusa
|