Perdonami
Perdonami
Cola. Perdonami amore mio!
Le tue mani sono rosse come il fuoco, il tuo cuore è un roveto ardente, la tua
anima è ricoperta di ustioni... E il dolore è reso ancora più straziante da
questo mare salato.
Mi
giungono violenti gli urli della tua attesa, percuotono le mie membra,
inchiodano la possibilità di raggiungerti. Sei
flagellato dalla mia natura, trascinato da lei in un violento uragano.
Natura tremenda, partorita da una perfida maledizione, incapace di amare senza
ustionare profondamente, incapace di concedersi senza pietrificare il respiro
dell’amante!
Aspettavi una sirena quella notte, nelle buie profondità dello stretto...
Una
gaia, giovane sirena... amica del tempo che passa e compagna del tuo divenire
eterno e grigio...
Cosa hai pensato quando hai visto quelle briciole di luce?
Cosa hai provato quando mi hai presa tra le mani?
... Mi chiedevi di rimanere, di non spegnermi...
...
Aiutami a tenere lontano i mostri marini...
E’
profondo il vuoto da colmare dentro di me, amore mio, più profondo di questa
oscurità. E’ stato scavato da un passato inesorabile, colpevole dell’infelicità delle
persone più amate. Quale eco lontana, forse familiare, ti ha spinto ad esplorarlo e a condividerlo?
Ed
ora mi è insopportabile il tuo tormento, angosciosa la mia impotenza.
Potessi sciogliere con il mio amore i ghiacciai perenni dell’umanità
indifferente in meravigliose galassie di pace e colmare la voragine che c’è
dentro di noi...
Ma
è esile la fatica!
Sono riuscita, in questa tiepida alba, a sciogliere soltanto una manciata di
brina in due rigagnoli, che ora scendono fiochi lungo il mio viso, a rendere
ancora più salato il mare...
Me
ne andrò, così come sono venuta, se questo potrà riportarti la serenità nel
cuore. Dissolverò la mia essenza evanescente se potrai ritornare la colonna di un
tempo, orgogliosa delle tue scelte sagge, consapevole di non essere qui
inutilmente.
Spegnerò la mia luce e chiederò ai vivaci colori delle gorgonie di illuminarsi
e di stendere un velo di oblio su di te, per farti dimenticare di avermi
incontrata.
Se
tu vorrai, mio amorevole rifugio...
Qualsiasi
cosa, amore mio... pur di placare questa lontananza incolmabile...
Medusa
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