I primi
freddi
I primi
freddi
scalzi e silenziosi
si sollevano
dal lontano arenile.
Orfani
cercano rifugio,
un giaciglio
tra gli scogli bianchi
su cui adagiarsi
ed aspettare sopiti
i primi timidi cenni
dell’arrivo della marea
d’autunno.
Lentamente
si sciolgono
nel bacio delle prime onde,
ingrigite dal pallido sole,
che osano accarezzarli.
E come
docili
e delicate amanti
si lasciano condurre dall’amato
nella dimora dell’eterna
promessa d’amore.
Li sento
arrivare.
Già sfiorano
le mie caduche membra,
i miei esili tentacoli.
Già sfidano
l’amara fiamma
della passione
che mi avvolge,
il calore delle tue
braccia stanche,
incapaci di trattenere
il tempo che mi vede
interamente tua.
Già sfilano
la luce della triste luna
in tanti filamenti perlati
che si intrecciano
tra i tuoi neri capelli
disegnando morbidi,
suadenti desideri.
Già
sfigurano
gelosie innate,
ansie dimenticate,
paure finora sconosciute.
I primi
freddi
scalzi e silenziosi
sono arrivati fino a me,
colonna mia.
Prendimi tra
le tue mani
e fammi naufragare
nel fuoco dell’aurora boreale
riflessa nel tuo sguardo
perduto nel mio amore.
Medusa
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