Cola "Uomo"
E' nel percorso a ritroso dell'evoluzione che,
immancabilmente, l'umanità si scontra con le sue origini e si affanna a ritrovare le
trame della vita nel mare.
Dei, eroi, pescatori, avventurieri, commercianti e trafficanti,
corsari e ammiragli, traghettatori e marinai di ogni specie hanno abitato o solcato, da
sempre, il mare.
Anche il desiderio di penetrare negli abissi è
antico, ma, fin quando l'uomo non è stato tecnologicamente in grado di farlo, l'occupazione
di questo spazio è stato a vantaggio di divinità, sirene, tritoni, ecc., che quasi
sempre hanno assunto un aspetto parziale di pesce.
Molto prima del Capitano Nemo e dei
suoi fortunati discendenti tecnologici, fra gli uomini che tentarono di affrontare
l'ignoto delle profondità del mare, perché in esse speravano di trovare i pensieri più
profondi, ve ne furono alcuni che avevano raggiunto una tale acquaticità da
rendersi simili a pesci.
Colapesce, "Uomo" disposto ad affrontare flutti e naufragi in ogni ambito della vita, è
sicuramente il più attuale di questi avventurosi.
Egli
sfida, un po' per scelta e un po' per causa di forza maggiore, l'incognito
delle profondità marine. Ma nel farlo, al contrario di molti eroi, struttura la sua sopravvivenza
per l'eternità, trasformandosi in abitatore del mare, integrandosi
nell'habitat, grazie alle sue incredibili doti natatorie e alcune
"mutazioni",
e donandosi integralmente agli altri.
La leggenda di Colapesce diventa, così, la metafora dell'uomo che vuole ritrovare
sé stesso nei valori più antichi del sacrificio e che si avventura nel blu alla
ricerca della propria essenza a costo di perdersi, ma senza rinunciare alla vita...
In questo viaggio, 'Cola
non parte solo, ma si
accompagna con il conforto delle tradizioni e dei racconti della sua gente, la quale
interpreta il suo mancato ritorno come un naturale
"riconoscimento"
del suo destino di diventare pesce.
Oltre lui, milioni di altri Colapesce hanno
lasciato e lasciano la propria terra, per andare incontro a nuova vita.
Portano via con loro semplici ricordi e, forse come lui, tutti i 'Cola di
questa terra vengono
costretti a diventare pesci per cercare nel
grande mare dell'umanità i sensi di una vita incerta e,
soprattutto, per indagare su tutto ciò che lascia affascinati o incantati e
che, immancabilmente, si trova solo nell'altra metà del mondo.
Al
"navigatore"
non resta che alzare
le vele e affidarsi agli umori del vento dell'anima, sperando di trovare
labili
rotte per affrontare questo viaggio senza ritorno...
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