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E' laggiù..
Fermo..
I siciliani tengono viva la leggenda di Colapesce e la raccontano di generazione in generazione ai figli. Col tempo, però, hanno intuito il dramma che il ragazzo vive e si sono lasciati coinvolgere in racconti che sublimano la sua vita, mettendosi alla ricerca di quel 'Cola che si è perduto negli abissi. E' nelle parole degli isolani, divenute poesie, storie e "cunti", che Cola Pesce si ricongiunge a Cola Uomo, che rivive, dentro il cuore del Pesce, le emozioni del cuore dell'Uomo, che riesce a prendere coscienza dell'innata duplicità che lo pervade e a capire che il suo dramma non è solo necessità, ma è anche scelta di essere altro.
Ogni
volta che un siciliano racconta o canta la sua leggenda, 'Cola si
riconosce nell'umanità che vuole indagare l'altro
e si immerge,
senza timore, nell'unico mare di sensazioni e di emozioni
a lui consentito. Si avventura dentro se stesso nella ricerca
dell'altra sua metà: quella dimenticata o negata o nascosta o incantata o incerta o mostruosa
o generosa o
torbida o malinconica, quella che è in questo o nell'Altro
Mondo. Quella, comunque, che ancora è viva nell'anima e che aspira ad
essere tutte le metà possibili. Ma, capita che, parlando di Cola, ogni narratore non faccia altro che ricercare il Cola che ha dentro il proprio io, diventando egli stesso, affascinante mistero, ogni metà immaginabile dell'altro..
Alberto Biondi
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