Inebriata dallo stupore
Se ho cercato scuse per non amarti, mi arrendo ora, piegata dall'infinito del tuo sguardo.
Ho rispetto del tuo dire di frasi affilate d'amore
e ripiego nel mio fiato dentro il tuo fiato.
Mi acquatto nell'angolo di te più estraneo al mondo,
chino la testa e cerco i tuoi giorni senza di me, i miei giorni senza di te.
Mi accorgo che non c'è respiro nella mancanza di follia,
non c'è odore nell'abbondanza di profumi incontrati per caso nelle strade del passato.
Ora so di essere estasi di odore e febbre di respiro nelle tue mani
che afferrano il mio presente e che mi costringono a restare.
Riesco a dare un nome alle costellazioni del mio universo e a dipingere le note della musica del mio cuore nel tuo cuore.
Mi avvinghio al tuo sorriso perché non voglio più tradire la mia forza e
la mia debolezza
e inebriata dallo stupore ti affido la mia anima.
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