Se l'amor non è condanna
che cos'ho allor che mi danna?
La mancanza dei tuoi baci,
non averti tra i miei fianchi
mi fan urlare: mi manchi.
Dolce pensiero,
vivo ricordo,
occhi ancora pieni di te.
Mani e labbra ti cercano.
La mia faticosa attesa
troverà fine in piacevoli incontri?
Come dieta perfetta mi nutri
col tuo amore,
sazi la mia passione.
Troppo fugace ogni convivio.
Lusinghiere le tue labbra
che mi lodano,
maestre le tue mani
che mi compiacciono,
generoso il tuo cuore
che mi regala amore.
Labbra su labbra,
piccoli sussulti,
sommessi gemiti,
riflessi incoscienti.
Mi abbandono a te
che, sapiente, sai.
Artigiano della passione sei,
maestro del piacere,
guida dei sensi...