L'asino di Giufà
Pensando di morire per una malattia grave, Giufà promise una lauta ricompensa ai poveri del suo
villaggio se avessero pregato per la sua guarigione:
- I soldi che otterrò dalla vendita del mio asino li
darò a tutti voi, amici miei - disse con un filo di voce.
Per un mese tutti i poveri del villaggio pregarono mattina e sera Dio e le loro preghiere
salirono alte, finché Giufà non fu guarito. Appena fu
in grado di uscire, andò al mercato per vendere il suo asino.
- Chi vuole comprare un asino per un dinaro e un bastone per cento? Chi li vuole
acquistare? - urlava.
Alcuni volevano comprare l'asino senza bastone, ma Giufà precisò:
- No, non li vendo separatamente. - E continuò ad
invitare all'acquisto, alle sue condizioni, fin quando
l'asino non fu acquistato insieme al bastone per 101 dinari..
Quando ritornò al villaggio i
suoi amici si presentarono per avere la ricompensa promessa per la
guarigione.
- Amici miei - disse Giufà -
purtroppo non ho quasi nulla da darvi.
- Come? - insistettero i poveri amici
- La tua promessa di donarci il ricavato della vendita dell'asino che fine
ha fatto? Ora che la hai la borsa piena di soldi, ti rifiuti di dividerli.
Vergogna!!
- Non state a litigare! - rispose Giufà - Vi avevo promesso il ricavato della
vendita dell'asino e così farò!! Eccovi il dìnaro che
ho ricevuto per la vendita dell'asino. Il resto dei soldi che ho in
borsa non è per voi: è il prezzo del bastone.
Delusi e sbeffeggiati i poveri se ne ritornarono nelle loro case,
imprecando e maledicendo Giufà
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