Variante sulla speculazione in caso
di necessità
Giufà e la borraccia d'acqua
Durante un viaggio nel deserto Giufà aveva mangiato e bevuto, ma, a causa del
caldo, a furia di bere ancora consumò tutta l'acqua. E il cibo che
gli era rimasto, saporito e piccante, gli faceva venire ancora più sete.
Cercando da bere, trovò la tenda di un beduino e allora chiese al suo
proprietario un po' d'acqua.
Il beduino, geloso della sua acqua, gli indicò la direzione di
un pozzo, che era abbastanza distante.
Giufà che era molto stanco gli chiese:
- Ma non hai dell'acqua con te?
Il beduino rispose che aveva una borraccia d'acqua e fece intendere che
poteva venderla.
Giufà disse:
- Quanto vuoi per la tua borraccia? - e così dicendo gli offrì un denaro.
Il beduino disse che non bastava e che non bastavano manco due denari.
Entrati in trattativa si misero d'accordo per cinque denari.
Giufà, così si potè dissetare, ma pensando di potersi
rifare, disse al beduino:
- Guarda, ho con me del cibo. Se hai fame te lo dò gratuitamente e con
piacere
Il beduino, che gli non gli sembrava vero di poter mangiare a sbafo,
accettò e cominciò a mangiare con avidità il cibo pepato e grasso
di Giufà.
Dopo un po', al beduino venne una gran sete e chiese dell'acqua a Giufà,
ma questi con aria sorniona disse:
- Puoi bere dalla mia acqua se mi dai cinque denari per ogni sorso
che fai. Sei d'accordo?
Il beduino obiettò:
- Come? Io ti ho venduto per cinque denari tutta la
borraccia d'acqua e tu ora mi cerchi cinque denari per un sorso?
Giufà rispose:
- Alla mia richiesta d'acqua tu hai risposto con cupidigia
e hai approfittato del mio bisogno. Ora, ad avere bisogno sei tu! Ma,
l'acqua è mia! Se vuoi bere un sorso mi devi dare cinque denari! - e mentre diceva queste parole, aveva preso le
sue cose per riprendere il viaggio.
Il beduino, per la gran sete, gli corse dietro e pagò cinque denari per
bere un sorso d'acqua. Giufà riebbe, così, i suoi soldi e in più gli
restò l'acqua per terminare il suo viaggio.
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