variante
di Giuha e la marmitta
Giufà e la
pentola in prestito
Annalisa Bertani
Giufà aveva nomea di
essere uno sciocco. Forse lo era un po', ma non troppo.
Un suo vicino cercava di gabbarlo spesso chiedendogli cose in prestito, che
sistematicamente non restituiva. Trovava sempre le scuse più banali o assurde
quando Giufà cercava di rientrare in possesso dei suoi beni.
Stufo di essere preso in giro, Giufà un giorno decise di vendicarsi.
Incaricò la
moglie di farsi prestare dal vicino una pentola e all'indomani la restituì
ringraziandolo. Il vicino riprendendosi la pentola si accorse, però, che dentro
la stessa vi era una pentola più piccola. Meravigliato della cosa, il vicino
chiese a Giufà:
-
Di chi è questa pentolina? Perchè me la dai?
Giufà rispose:
-
La pentolina è tua! Di notte, la tua pentola ha partorito la
pentolina. Ecco perché è tua!
A quelle parole il
vicino di casa si prese le due pentole, senza dire altro, e dentro di sè
disse:
- Giufà è proprio uno sciocco!
Dopo qualche
settimana Giufà mandò di nuovo la moglie a chiedere una pentola al vicino,
ma, dopo averla usata e lavata, non la restituì. Poiché aveva bisogno della
pentola, il vicino di casa andò a cercarla da Giufà, pensando, magari, che
avrebbe rimediato qualche altra pentolina.
Ma Giufà, che aveva messo in atto la sua vendetta, disse:
-
Mi dispiace, amico mio! Non so come dirtelo, ma la tua
pentola, dopo aver cucinato la zuppa di fagioli, si è sentita male. Ma,
talmente male che è morta!
Il vicino preoccupato per la risposta di Giufà, inveì:
-
Ma, come puoi dire queste scemenze! Non si è mai sentito che
una pentola possa morire! Mi sa tanto che la tua è una scusa!
Giufà, con bagliore di furbesca lucidità, rispose:
-
Se è vero che una pentolina può nascere da una pentola,
potrà pur essere vero che una pentola possa morire?
- così dicendo, chiuse la porta in faccia al vicino e si tenne la pentola
grande in cambio della pentolina.
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