Giucca
Jelinek Karl
Un giorno la mamma disse a Giucca:
- I' avrei da vendere questo panno, ma tu me
ne farai delle solite.
- No mamma: vedrete che fo bene. Ditemi quanto vu' ne volete, e poi vu' vedrete.
- Dieci scudi, e bada a darlo a uno che discorra poco.
Giucca prese il panno e andiede via.
Trova un contadino.
- Giucca, vo' vender codesto panno? quanto tu ne vuoi.
- Dieci scudi ".
- No! l'è troppo, l'è troppo! .
- O sentite che s'ha da fare: io 'un ve lo vo' più dare, perchè vu' discorrete
troppo".
- O che vo' tu vendere la roba senza che 'un si dicaniente?
- Oh! 'un ve la vo' dare.
Giucca allora andiede via. Quando ebbe camminato un altro poco, trovò una statua
di gesso.
- Oh quella donna, volete comprare il panno?
E quella stava zitta.
Dice Giucca:
- Questo è proprio un affare per me! La mi ha detto la mamma, che
lo dia a uno che 'un discorra; meglio che questa! Oh quella donna! io ne voglio
dieci scudi (e gnene gitta); domani vengo a prenderli ".
Sicchè, tutto contento,
andiede a casa. Per la strada:
- Oh! io ho fatto un bell'affare! 'un mi ha detto
neppure una parola quella; la mamma sarà proprio contenta! - E va a casa.
Dice la mamma:
- Giucca, l'hai venduto il panno?
- Sì; mi hanno detto che vada a prendere domani i quattrini .
- Ma dimmi: l'hai dato a persona sicura?
- Lo credo. E l'è una bona donnina, credete!
Lasciamo Giucca, e andiamo a questa statua, che l'era il ripostiglio de' ladri.
La sera i ladri andiedero con i denari per riporveli.
- Guarda! hanno lasciato questo panno; lo prendiamo noi. - Ripongono i
quattrini, e portano via il panno.
Ritorniamo a Giucca.
La mattina si alza:
- Mamma, vo' a prendere quei quattrini.
- Sì, fa' presto, e bada che te li dieno tutti.
Giucca va da questa statua:
- Ohí, maestra,' son venuto a prendere quella roba!
E lei zitta.
- Oh date retta: 'un dev'essere come ieri, oggi vo' i quattrini io. Io veggo che
il panno vu' ve ne siete servita.
0 datemi i quattrini, o la tela!.
Prende un sasso, e comincia a darle le sassate. Allora la statua si rompiede, e
cominciò a cascare tutti i quattrini, Lui tutto contento prende questi
quattrini, e va a casa.
- Guardate, mamma, quanti quattrini vi ho portato! Ve l'avevo detto che era una
donnina perbenino. Prima 'un me li voleva dare, ma poi gli ho dato tante
sassate, e mi ha dato tutti questi ".
- Ma dimmi, Giucca, icchè t'hai fatto? ".
- Gua', 'un la conoscete quella cosa che sta lì ritta ritta che l'è tanto tempo?
".
- Oh birbone! icchè t'hai fatto?... Gua', con tutti questi quattrini, è meglio
che ti dia moglie
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