Variante mista
Giufà e i ladri
Roberto Innocenti
Una volta Giufä andò a raccogliere la legna con
altri ragazzi. Appena le fascine furono legate, tutti, all'infuori di Giufà,
ripresero la via del ritorno.
Solo dopo aver accuratamente preparato la sua fascina, Giufà si incamminò verso
il paese. Sentendosi stanco, durante il cammino si diresse verso una grotta per
riposare.
Lì gli venne da orinare e nell'espletare questa funzione fisiologica si
formarono quattro rivoli.
- Scappate, scappate pure, tanto vi conosco! - esclamò Giufà.
Proprio in quel momento, nella strada sottostante, alcuni ladri fuggirono
precipitosamente. Giufà, vedendoli correre, disse:
- Oh che bestie! Hanno avuto paura di me!
Prese la fascina e entrò nella grotta dove trovò un pentolone che
bolliva. Allora afferrò un pezzo di carne e un po' di pane e si mise a mangiare.
Poi frugò alla ricerca dei soldi abbandonati dai ladri e trovò un sacco
contenente monete d'oro.
Fasciò nuovamente la legna e dopo essersela caricata sulle spalle, fece ritorno
a Trapani.
Varcando la porta, il guardiano gli chiese:
- Giufä, cosa porti?.
- Legna - rispose e se ne andò a casa da sua madre.
Mentre saliva le scale, la vide parlare con i vicini. Si avvicinò e le disse:
- Madre, entrate!
- Oh, Giufa, sei stanco?
- Vieni qua e taci!.
Giufà sfasciò la legna e le consegnö il sacco di monete d'oro. Sua madre, che
non era affatto stupida, nel nascondere il denaro disse:
- Non parlarne con nessuno perché se lo
vengono a sapere gli uomini di giustizia, finiamo tutt'e due in galera!
Quando Giufà andò a letto, la madre prese dell'uva passa e dei fichi secchi,
salì sul tetto e si mise a lanciarli su Giufà.
- Madre ! Madre !
- Cosa vuoi?
- Cadono fichi e uva passa!
- Prendili, figliolo mio. Questa è la pioggia del Signore...
Accadde un giorno che madre e figlio litigarono:
- Dammi i soldi che ti ho portato, altrimenti ti cito in tribunale
La madre non gli diede ascolto, e allora Giufà andò dal giudice
- Eccellenza, ho portato un sacco di monete d oro a
mia madre e lei non vuole restituirmelo.
Quando la madre di Giufà fu chiamata dal giudice
disse al figlio:
- Giufà sono stata convocata dal giudice, tirati la porta.
Allora quell'idiota di Giufà scardinò la porta e andando dal giudice la
portò con se.
Il giudice disse alla madre:
- Voi dovete dare i soldi a vostro figlio.
- Eccellenza, non vede che mio figlio è folle: è venuto con la porta in spalla.
Ribattè Giufà:
- Signore, la prova è che quel giorno piovevano
fichi secchi e uva passa
Sentenziò allora il giudice:
- Perchè vi rivolgete a me? Non vedete che vostro figlio è folle?
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