Giufà e le fate
Annalisa Pagetti
Una volta la madre di Giufà comprò una grande
quantità di lino e gli disse:
- Giufà, perche non ti metti
a filare invece di stare sempre a poltrire!
Di tanto in tanto Giufà prendeva una matassa di lino, ma invece di filare la gettava nel fuoco. Al che sua madre si arrabbiava e
lo picchiava di santa ragione.
Cosa poteva fare allora Giufà? Con una fascina fece una palla e attorno
vi avvolse il lino a mo' di conocchia, prese una scopa e la usò come fuso,
andando poi a filare sul tetto di casa.
Mentre era intento a filare passarono tre fate che dissero:
- Com'è bravo Giufà! Si è messo a filare! Perché non gli facciamo un regalo
Allora la prima fata promise:
- Tutto il lino che toccherà sarà filato in una notte.
E la seconda fata disse:
- E tutto il lino che avrà filato diventerà tela tessuta
La terza fata aggiunse:
- Che in una sola notte possa sbiancare tutta la tela.
Giufà udì ogni parola.
A sera, quando la madre andò a dormire, si avvicinò al lino e si accorse che
appena lo toccava era già filato. Poi fece l'atto di tessere e vide che la tela
usciva già tessuta dal telaio. Infine sbiancò tutte le pezze senza nessuna
fatica.
II mattino dopo mostrò alla madre le belle pezze di tela che lei andò a vendere
guadagnando molto denaro.
Tutto andò avanti così per parecchie notti sino a quando Giufà non si stancò e
partì in cerca di un altro lavoro.
Grazia Restelli
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