Parablennius sanguinolentus (Pallas, 1811)
Ha
corpo grosso, panciuto anteriormente e schiacciato di
lato posteriormente. La pelle è liscia, priva di scaglie
e ricoperta di muco. La testa è tondeggiante, il profilo
del muso è curvo anteriormente (non troncato).
L'occhio
è sormontato da una brevissima appendice dermica frangiata.
La bocca è piccola ed è munita superiormente di
34-38 dentini, dietro ai
quali si trovano due canini abbozzati, uno per lato. 32
dentini simili a quelli superiori si trovano inferiormente e
anche questi sono seguiti da due canini, che a bocca chiusa si incastrano
nella mascella superiore.
La pinna dorsale è unica e di altezza
abbastanza uniforme, con una lieve indentatura tra i raggi spinosi e quelli
molli, e termina al peduncolo caudale a cui si collega con una piccola membrana.
L'anale è più bassa della dorsale ed è collegata al peduncolo caudale da una breve
membrana. Le pettorali sono ampie e lunghe quanto la testa.
Le ventrali sono filiformi. La pinna caudale è arrotondata.
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Foto di Alberto Biondi
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La colorazione
è variabile, su una tinta grigiastra risaltano macchie e strisce vermicolari chiare e scure. Presenti macchie rosse sulle
pettorali e sulla coda. La pinna anale ha spesso un margine nero, con punte bianche dei
raggi. In quella dorsale si nota quasi sempre una macchia nera tra i primi due raggi.
Vive in acque costiere a bassa profondità, tra i sassi e gli anfratti delle rocce. Si lascia avvicinare,
ma resta sempre sospettosa.
La riproduzione si ha da aprile a luglio. Le uova sono deposte sotto le pietre o nelle valve vuote di
lamellibranchi. Le larve sono pelagiche. E' carnivora.
Si cattura con nasse e retini a bilancia, nei tramagli costieri. Abbocca facilmente agli ami. Può raggiungere i 20 cm. di
lunghezza. La media degli adulti è sui 15 cm.
Comune su tutte le coste italiane.
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Foto di Alberto Biondi
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